Skip to content

Theragatha 2.31-40: Catuttha Vagga

Thera 2.31: Migasirattheragāthā – Migasira

Quando ho intrapreso l’ascetismo
nel Dhamma del Buddha,
cadevo e mi rialzavo;
scappando dal regno dei sensi.

Poi, mentre il Supremo esponeva
la mia mente fu liberata.
La mia liberazione è incrollabile
con la fine di tutte le catene.

Thera 2.32: Sivakattheragāthā – Sivaka

Le case sono impermanenti
sempre, vita dopo vita.
Ho cercato il costruttore di case …
dolorosa è la nascita, sempre.
Ti ho conosciuto, costruttore di case!

Non ricostruirai più una casa.
Tutte le tue travi sono rotte,
le tue fondamenta sono state distrutte.
La mia mente è liberata:
in questa stessa vita si dissolverà.

Thera 2.33: Upavāṇattheragāthā – Upavāṇa

Il perfetto, il Beato nel mondo,
il Maestro è infermo.
Se hai dell’acqua calda,
donala al saggio, bramano.

Desidero portarla a colui
lodato dai degni di lode,
onorato dai degni di onore,
e venerato dai venerabili.

Thera 2.34: Isidinnattheragāthā – Isidinna

Ho visto seguaci laici che hanno memorizzato i discorsi,
dicendo: “I piaceri sensuali sono impermanenti”.
Ma sono ossessionati da gioielli e orecchini,
preoccupati per le loro mogli e i loro figli.

Ad essere onesti, costoro non conoscono il Dhamma,
anche se dicono “I piaceri sensuali sono impermanenti”.
Non hanno il potere di recidere la loro brama,
ecco perché hanno attaccamento verso figli, mogli e ricchezze.

Thera 2.35: Sambulakaccānattheragāthā – Sambulakaccāna

Piove, tuona,
sono solo in un’orribile grotta.
Ma anche da solo in questa orribile grotta,
non ho né paura, né timore, né spavento.

Questo è il mio stato normale
mentre sono da solo in un’orribile grotta:
non ho paura
né timore, né spavento.

Thera 2.36: Nitakattheragāthā – Nitaka

La tua mente è come una roccia
salda, mai oscillante –
libera dal desiderio di cose desiderabili,
non ti dà fastidio la noia?
Dove colpirà la sofferenza
in una mente sviluppata in questo modo?

La mia mente è come una roccia
salda, mai oscillante –
libera dal desiderio di cose desiderabili,
non mi dà fastidio la noia.
Dove mi colpirà la sofferenza
in una mente sviluppata in questo modo?

Thera 2.37: Soṇapoṭiriyattheragāthā – Soṇapoṭiriya

Non è fatta per dormire,
la notte adornata
con le stelle dello zodiaco.
La notte, per colui che sa,
è fatta per rimanere svegli.

Se dovessi cadere dal mio elefante,
e mi dovesse calpestare,
sarebbe meglio perire in battaglia,
perché anche se, sconfitto,
sopravviverei.

Thera 2.38: Nisabhattheragāthā – Nisabha

Chi ha lasciato la vita domestica per fede,
che ha rinunciato ai cinque tipi di impulso sensuale,
così piacevoli e deliziosi –
lasciamolo porre fine alla sofferenza!

Non desidero la morte;
non desidero la vita;
aspetto la mia ora
consapevole e mentalmente presente.

Thera 2.39: Usabhattheragāthā – Usabha (2)

Disponendo una veste sulla mia spalla,
il colore dei giovani germogli di mango,
sono entrato nel villaggio per l’elemosina
seduto sul collo di un elefante!

Ma quando sono sceso dall’elefante,
sono stato colpito da un senso di pudore.
Bruciavo di vergogna, ma poi ho trovato la pace,
e ho raggiunto la fine degli influssi impuri.

Thera 2.40: Kappaṭakurattheragāthā – Kappaṭakura

Questo compagno, è sicuramente una nullità!
Nel vaso dell’immortale, lucido e traboccante,
è stato impartito un insegnamento importante;
è stato indicato il sentiero per i jhana.

Sveglia! —
Ti schiocco nell’orecchio!
Addormentarsi nel mezzo del Saṅgha?
Sei senza vergogna!

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato e Jessica Walton, 2019. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoTheragatha