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Thera Ap 81: Ṭhitañjaliyattheraapadāna – Ṭhitañjaliya

In passato, in un boschetto della foresta,
ero un uomo che cacciava i cervi.
Là vidi il Sambuddha Tissa
che portava i segni di un Grande Uomo.

Giungendo le mani per lui,
sedendomi in quel luogo
su un tappeto di foglie che era stato posto lì,
poi partii volto verso est.

Proprio allora un fulmine caduto
si abbatté sulla mia testa.
Mentre giacevo morente,
giunsi le mie mani.

Novantadue eoni da allora
giunsi le mie mani in quel momento,
non ho conosciuto rinascita infelice:
questo è il frutto dell’aver giunto le mani.

Cinquantaquattro eoni fa
il monarca di nome Migaketu
colui che gira la Ruota di grande forza,
possessore delle sette gemme.

Le quattro modalità analitiche,
e queste otto liberazioni,
le sei conoscenze speciali padroneggiate,
ho compiuto ciò che il Buddha ha insegnato!

Così il Venerabile Thera Ṭhitañjaliya pronunciò questi versi.
La leggenda del Thera Ṭhitañjaliya è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Jonathan S. Walters. Whitman College, 2017, Legends of the Buddhist Saints (Apadāna).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoApadana