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Thera Ap 80: Pāṭalipupphiyattheraapadāna – Pāṭalipupphiya

Allora ero figlio di un uomo ricco,
delicato, abituato alla comodità.

Posai un fiore in grembo
e poi lo portai a Lui,
il Dorato, il Sambuddha,
attraversando la piazza del mercato,
portando i segni di un Grande Uomo,
come un’opera d’intreccio d’oro.

Lieto, e con cuore gioioso,
con il fiore compii la pūjā
a Tissa, il Conoscitore del Mondo, il Signore,
avendo venerato il Dio degli Uomini.

Novantadue eoni da allora
feci quel buon karma, in quel tempo,
non ho conosciuto rinascita infelice:
questo è il frutto della pūjā del fiore.

Sessantatré eoni fa il
re noto come Abhisammata
fece girare la Ruota di grande forza,
possessore delle sette gemme.

Le quattro modalità analitiche,
e queste otto liberazioni,
le sei conoscenze speciali padroneggiate,
ho compiuto ciò che il Buddha ha insegnato!

Così il Venerabile Thera Pāṭalipupphiya pronunciò questi versi.
La leggenda del Thera Pāṭalipupphiya è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Jonathan S. Walters. Whitman College, 2017, Legends of the Buddhist Saints (Apadāna).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoApadana