Trentamila eoni fa
il Sambuddha, Guida del Mondo,
Portatore dei Trentadue Grandi Segni,
fu il Buddha di nome Sumedha.
Cinque aghi donai
all’Uno dal Colore Aureo,
al Signore Bipede, al Neutrale,
affinché quel Buddha cucisse le sue vesti.
A causa di quel semplice dono di aghi,
sorse in me la conoscenza
con significati sapienti e visioni profonde,
acuta, rapida e confortevole.
Ho bruciato le mie impurità;
ogni esistenza è ora distrutta.
Porto il mio ultimo corpo
nell’insegnamento del Buddha Supremo.
Vi furono quattro re tutti di nome
Dipadādhipati a quel tempo,
monarchi universali di grande potere,
possessori delle sette gemme.
Le quattro modalità analitiche,
e queste otto liberazioni,
le sei conoscenze padroneggiate,
ho compiuto ciò che il Buddha ha insegnato!
Così il Venerabile Sūcidāyaka Thera pronunciò questi versi.
La leggenda di Sūcidāyaka Thera è termnata.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Jonathan S. Walters. Whitman College, 2017, Legends of the Buddhist Saints (Apadāna).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Apadana