Nella regione himalayana
vi era un grande lago ricco di vita.
Era ricoperto di loti
e rifugio di svariati uccelli.
Io vivevo in quella regione,
bagnandomi e bevendo in quel lago.
Vidi allora il Migliore tra i Monaci
viaggiare attraverso il cielo.
Intuendo ciò che pensavo,
il Maestro, Incomparabile nel Mondo,
disceso dal cielo,
si fermò a terra in quel luogo.
Prendendo dell’erba tagliata con un corno
gli offrii un giaciglio su cui sedere.
Il Beato si sedette lì,
Tissa, Guida del Mondo Intero.
Con il cuore colmo di gioia,
adorai allora il Condottiero del Mondo.
Chino me ne andai da quel luogo
pensando al Saggio così Grande.
A causa di quella gioia nel mio cuore,
sono rinato nel mondo celeste Nimmāna.
Non ho più conosciuto una cattiva rinascita:
questo è il frutto dell’offerta di un giaciglio.
Io fui il Re Migasammata
nel secondo eone fa,
monarca universale di grande potere,
possessore delle sette gemme.
Le quattro modalità analitiche,
e queste otto liberazioni,
le sei conoscenze padroneggiate,
ho compiuto ciò che il Buddha ha insegnato!
Così il Venerabile Tiṇasanthāraka Thera pronunciò questi versi.
La leggenda di Tiṇasanthāradāyaka Thera è terminata.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Jonathan S. Walters. Whitman College, 2017, Legends of the Buddhist Saints (Apadāna).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Apadana