Il fiume chiamato Bhāgīrathī
è alimentato dall’Himalaya.
Io, un barcaiolo sulla sponda vicina,
traghettavo la gente attraverso il guado impervio.
“Il Signore chiamato Padumuttara
il Sambuddha, il Miglior Bipede,
con centomila arahant
dovrà attraversare il torrente impetuoso.”
Le barche sono state legate
con molta cura dagli operai
e dopo aver fatto una protezione,
onorai il Toro degli Uomini.
Quando il Sambuddha arrivò
salì su quella grande barca.
In mezzo al fiume
il Maestro pronunciò questi versi:
“Colui che ha traghettato il Sambuddha
e la pura Assemblea,
grazie al piacere del suo cuore
si delizierà nel mondo dei deva.
Sorgerà una dimora divina,
ben costruita per te, fissata su una barca
che navigherà sempre nei cieli,
con un baldacchino di fiori.
Nel cinquantottesimo eone
sarà un re che gira la ruota,
vittorioso su tutti e quattro i lati
un Kṣatriya chiamato Tāraṇa.
Nel cinquantasettesimo eone
sarà il re chiamato Campaka.
Con un potente potere, risplenderà
come il sole quando sorge.
In centomila eoni,
sorgendo nella stirpe di Okkāka,
colui il cui nome è Gotama
sarà il Maestro del mondo.
Trapassando da mondi celesti
rinascerà come essere umano.
Sarà un parente di Brahma;
sarà conosciuto come Revata.
Intraprendendo la vita ascetica,
stimolato dalle sue salutari radici,
rinuncerà all’insegnamento
del Beato di nome Gotama.
E in seguito, con perfetta rinuncia,
fedele alle regole, asceta,
conoscendo bene tutti gli influssi impuri,
raggiungerà il nirvana, senza contaminazione.”
Il mio sforzo di sopportare il fardello
mi ha liberato dagli attaccamenti.
Ora sto portando il mio ultimo corpo
nell’insegnamento del Buddha Supremo.
Il karma compiuto centomila
eoni fa mi ha mostrato il suo frutto qui:
ben liberato, veloce come una freccia,
ho distrutto i miei influssi impuri.
Vedendo la mia passione per i boschi,
il Saggio che ha Raggiunto la Fine del Mondo,
il Grande Saggio, mi ha quindi considerato
il primo tra i monaci della foresta.
I quattro modi analitici,
e queste otto liberazioni,
le sei conoscenze speciali padroneggiate,
ho fatto ciò che il Buddha ha insegnato!
Così il venerabile Khadiravaniya Revata Thera pronunciò questi versi.
La leggenda di Khadiravaniya Revata Thera è terminata.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Jonathan S. Walters. Whitman College, 2017, Legends of the Buddhist Saints (Apadāna).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Apadana