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Thera 10.4: Cūḷapanthakattheragāthā – Cūḷapanthaka

I miei progressi sono stati lenti,
sono stato disprezzato in passato.
Persino mio fratello mi ha respinto,
dicendo: “Torna a casa.”

Respinto all’ingresso
del monastero del Saṅgha,
rimasi lì in piedi tristemente,
desiderando la liberazione.

Poi venne il Buddha
e mi toccò la testa.
Prendendomi per il braccio,
mi riportò nel monastero del Saṅgha.

Il Maestro, per compassione,
mi diede un panno per pulire i piedi, dicendo:
“Concentra la tua presenza mentale
esclusivamente su questo panno pulito.”

Dopo aver ascoltato le sue parole,
ho eseguito felicemente i suoi consigli.
Ho praticato la meditazione
per il raggiungimento della meta più alta.

Conosco le mie vite passate,
la mia chiaroveggenza è pura;
ho raggiunto le tre conoscenze,
e ho adempiuto agli insegnamenti del Buddha.

Io, Panthaka, ho creato mille
immagini di me stesso,
e seduto nel delizioso boschetto di mango
ho atteso l’ora dell’offerta del pasto.

Allora il maestro mi mandò
un messo per annunciare l’ora.
Quando l’ora fu annunciata,
volai verso di lui sospinto dall’aria.

Dopo aver reso omaggio al maestro,
mi sedetti a lato.
Quando seppe che ero seduto,
il maestro ricevette l’offerta.

Destinatario di doni da tutto il mondo,
destinatario di sacrifici,
campo di meriti per l’umanità,
ricevette l’offerta religiosa.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato e Jessica Walton, 2019. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoTheragatha