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Snp 2.3: Hiri Sutta – Coscienza

Colui che,
schernendo e disprezzando
il sentimento di coscienza,
dicendo, “Sono tuo amico”,
senza intraprendere
ciò che potrebbe fare [per aiutarti]:
costui, sappi,
non è tuo amico.

Colui che,
tra gli amici,
dice delle parole piacevoli
a cui non si conforma,
il saggio lo riconosce
come colui che parla ma non agisce.

Non è un amico
chi è sempre diffidente,
sospettando un dissenso,
pensando solamente ai tuoi difetti.

Ma quello su cui puoi contare,
come un bambino sul petto dei suoi genitori:
quello è un amico vero
che altri non potranno separare da te.

Quando si porta il proprio fardello di uomo,
i frutti e le ricompense sviluppano
le condizioni che sono cause di gioia,
la felicità che trascina la lode.

Bevendo il nutrimento,
il sapore,
della solitudine e della calma,
ci si libera dal male
e dalla sofferenza
sorbendo il nutrimento
dell’estasi nel Dhamma.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSuttanipata