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Snp 2.11: Rahula Sutta – Consigli a Rahula

“Rinunciando ai cinque piaceri dei sensi che estasiano ed incantano la mente, avendo lasciato la casa con fede, poni fine alla sofferenza!
Coltiva buone amicizie e scegli una remota dimora, in solitudine, e con pochi rumori. Sii moderato nel mangiare. Vestiti, cibo elemosinato, mezzi di sussistenza e un tetto,–non avere brama di queste cose; non tornare al mondo. [Non avere cupidigia per queste cose] Pratica la moderazione secondo la Disciplina, [Vinaya, il codice di disciplina per i monaci] e controlla le cinque facoltà sensoriali.

Pratica la presenza mentale del corpo e sviluppa continuamente il distacco. Evita ogni segno di piacere connesso con il desiderio; medita su ciò che è sgradevole [asubha-kammatthana, pratica di contemplare un cadavere a diversi stadi di decomposizione e la contemplazione delle trentadue parti del corpo, per sviluppare il distacco], coltiva una mente concentrata e raccolta.
“Medita su ciò che segno non ha [Animitta è una delle tre Liberazioni (vimokkha). Le altre due sono appanihita = privi di desiderio e sunnata= vacuità] e abbandona la tendenza all’orgoglio. Tramite la perfetta comprensione e la distruzione dell’orgoglio [La parola “mana” significa sia orgoglio che false visioni] vivrai nella suprema pace.”

In questo modo il Beato esortò costantemente il Venerabile Rahula.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di John D. Ireland. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSuttanipata