SN 40.3: Tatiyajhānapañhā Sutta - Una domanda sul terzo jhana
"Parlano di questa realtà chiamata 'terzo jhana'. Cos'è il terzo jhana?" Ho pensato: ‘E' quando un monaco, dopo lo svanire dell'estasi dimora nell'equanimità, mentalmente presente e chiaramente consapevole, fisicamente sensibile al piacere. Entra e dimora nel terzo jhana del quale i Nobili dichiarano: 'Felice colui che dimora nell'Equanimità.' Questo è chiamato il terzo jhana.
E così ... entravo e dimoravo nel terzo jhana. Mentre ero in quella meditazione, percezioni e attenzioni accompagnate da estasi mi assalirono.
Allora il Buddha si rivolse a me con il suo potere psichico e disse: 'Moggallāna, Moggallāna! Non trascurare il terzo jhana, brahmano, non trascurare il terzo jhana! Stabilisci la tua mente nel terzo jhana; unifica la tua mente e concentrala sul terzo jhana.'
E così, dopo qualche tempo... sono entrato e dimorato nel terzo jhana. Quindi, se qualcuno deve essere giustamente chiamato un discepolo che ha raggiunto la grande conoscenza diretta con l'aiuto del Maestro, quello sono io.”