SN 3.19: Apputtaka Sutta - La retta azione

Una volta, mentre il Benedetto soggiornava a Savatthi, durante un pomeriggio, il re Pasenadi del Kosala si avvicinò al Benedetto, gli rese omaggio e si sedette in disparte ad un lato. Il Benedetto gli chiese: "Grande re, eccovi dunque. Dove siete andato nel pomeriggio?"

Il re rispose: "Benedetto, alla città di Savatthi, un capofamiglia estremamente ricco è appena morto. È morto, senza bambini, ed io, sono venuto qui dopo aver dato al tesoro reale la ricchezza di quest'uomo: molto oro e molto denaro.
Tuttavia, Benedetto, quando questo uomo ricco era vivo, un po' di riso costituiva il suo pasto quotidiano. Alcuni pezzi di stoffa di canapa erano il suo abito! Una vecchia carretta col tetto coperto di paglia era la sua carrozza!

Il Benedetto allora disse: "È possibile, grande re, è possibile. Un uomo egoista, avendo ammassato una grande ricchezza, non la spende per la gioia ed il piacere di sé. Non la spende per la gioia ed il piacere della sua famiglia. Non la spende per la gioia ed il piacere dei suoi schiavi, né dei suoi artigiani, né dei suoi servitori. Non la spende per la gioia ed il piacere dei suoi amici né dei suoi colleghi.
Una parte della sua ricchezza non la dona ai monaci in vista di acquistare dei meriti che producono la felicità celeste.

Così, la grande ricchezza di un tale individuo, non utilizzata correttamente, sarà confiscata dai re, o sarà tolta dai ladri, o sarà bruciata dagli incendi, o sarà distrutta dalle inondazioni, o cadrà nelle mani di eredi che non avranno affetto per lui.

In questo modo, grande re, la ricchezza, non utilizzata correttamente è destinata a perdersi, non ad essere consumata per la felicità. Grande re, è come un lago che ha un'acqua pura, deliziosa, fresca, trasparente, che è localizzata in una foresta, ma dove nessuno può recarsi per bere o per fare il bagno, o per utilizzarla in altri modi.
Quindi, grande re, l'acqua non utilizzata cola inutilmente e non è consumata per la felicità. Parimenti, un uomo egoista, avendo ammassato una grande ricchezza, non la spende per la gioia ed il piacere di sé. Non la spende per la gioia ed il piacere della sua famiglia. Non la spende per la gioia ed il piacere dei suoi schiavi, né dei suoi artigiani, né dei suoi servitori. Non la spende per la gioia ed il piacere dei suoi amici né dei suoi colleghi.
Una parte della sua ricchezza non la dona ai monaci in vista di acquistare dei meriti che producono la felicità celeste.

Così, grande re, la grande ricchezza non utilizzata correttamente è destinata a perdersi, e non è consumata per la felicità.

Tuttavia, grande re, un uomo generoso, avendo ammassato una grande ricchezza, la spende per la gioia ed il piacere di sé. La spende per la gioia ed il piacere dei suoi genitori. La spende per la gioia ed il piacere della sua famiglia. La spende per la gioia ed il piacere dei suoi schiavi, dei suoi artigiani e dei suoi servitori. La spende per la gioia ed il piacere dei suoi amici e dei suoi colleghi.

Dona una parte della sua ricchezza ai religiosi e agli asceti in vista di acquistare dei meriti che producono la felicità celeste, nella prossima vita.

In questo modo, la grande ricchezza di un individuo, utilizzata correttamente, non sarà confiscata dai re, non sarà tolta dai ladri, non sarà bruciata dagli incendi, non sarà distrutta dalle inondazioni, non cadrà nelle mani di eredi che non avranno affetto per lui.

In questo modo, grande re, la ricchezza, utilizzata correttamente, non è destinata a perdersi, ma ad essere consumata per la felicità. Grande re,è come un lago che ha un'acqua pura, deliziosa, fresca, trasparente, che è localizzata molto vicino ad un villaggio o ad un borgo dove le persone possono venire per bere, o per fare il bagno, o per utilizzarlo in un modo o in un altro.

Grande re, l'acqua pura, utilizzata correttamente, non cola inutilmente, ma è consumata per la felicità. Parimenti, grande re, un uomo generoso, avendo ammassato una grande ricchezza, la spende per la gioia ed il piacere di sé. La spende per la gioia ed il piacere dei suoi genitori. La spende per la gioia ed il piacere della sua famiglia. La spende per la gioia ed il piacere dei suoi schiavi, dei suoi artigiani e dei suoi servitori. La spende per la gioia ed il piacere dei suoi amici e dei suoi colleghi.

Così, grande re, la grande ricchezza, utilizzata correttamente, non è destinata a perdersi, ma ad essere consumata per la felicità.

L'acqua fresca che si trova in una foresta, nessuno si avvicina per berla, quest'acqua cola invano, inutilmente. Simile è la ricchezza ammassata da un uomo egoista. Non la spende né per lui né per donarla.

L'uomo che ha un pensiero forte e che ha ammassato una ricchezza, la consuma e l'utilizza per riempire i suoi doveri. Nutre la sua famiglia ed i suoi amici. Egli che ha un cuore nobile, senza errori, dopo la morte,rinasce nei regni celesti.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Copyright © 1999 Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.