SN 18.12–20: Rupadisuttanavaka - I nove discorsi sulla vista, ecc.

(Il Buddha insegna a Rahula le caratteristiche dei sensi, degli aggregati e degli elementi.)

A Savatthi. “Cosa pensi Rahula? La vista è permanente o impermanente?”

“Impermanente, signore.”

“… i suoni … gli odori … i sapori … il tatto … i pensieri …
… la coscienza visiva … la coscienza uditiva … la coscienza olfattiva … la coscienza gustativa … la coscienza fisica … la coscienza mentale …
… il contatto visivo … il contatto uditivo … il contatto olfattivo … il contato gustativo … il contatto fisico … il contatto mentale …
… la sensazione nata dal contatto visivo … la sensazione nata dal contatto uditivo … la sensazione nata dal contatto olfattivo … la sensazione nata dal contatto gustativo … la sensazione nata dal contatto fisico … la sensazione nata dal contatto mentale …
… la percezione visiva … dei suoni … degli odori … dei sapori … del tatto … dei pensieri …
… l’intenzione riguardo la vista … i suoni … gli odori … i sapori … il tatto … i pensieri …
… la brama per la vista … per i suoni … per gli odori … per i sapori … per il tatto … per i pensieri …
… l’elemento terra … l’elemento acqua … l’elemento fuoco … l’elemento aria … l’elemento spazio … l’elemento coscienza …
… la forma … la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza è permanente o impermanente?”

“Impermanente, signore.”
“Vedendo questo … non vi sarà ritorno in un’altra esistenza.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.