SN 16.6: Ovāda Sutta - Esortazione
A Rajagaha nel Boschetto di bambù. Il Venerabile Mahakassapa si
avvicinò al Beato, e dopo riverenti saluti, si sedette a un lato. Il
Beato gli disse: “Esorta i monaci, Kassapa. Esponi loro un discorso sul
Dhamma. O li esorto io, o li esorti tu Kassapa. O espongo io un discorso
sul Dhamma o lo esponi tu.”
“Venerabile signore, i monaci sono difficili da ammonire in questo
momento. Sono impazienti e non accettano rispettosamente gli
insegnamenti. Proprio ora, venerabile signore, ho visto un monaco di
nome Bhanda, un discepolo di Ananda, e un monaco di nome Abhiñjika, un
discepolo di Anuruddha, in competizione fra loro riguardo al loro
apprendimento, col dire: “Su, monaco, chi può parlare di più? Chi può
parlare meglio? Chi può parlare più a lungo?”
Allora il Beato chiamò un monaco e disse: “Vieni, monaco, riferisci al
monaco Bhanda e al monaco Abhiñjika che il Maestro li desidera.”
“Sì, venerabile signore.” - quel monaco rispose, e quindi si recò da
quei monaci e disse loro: “Il Maestro desidera i venerabili.”
“Va bene, amico.” - quei monaci risposero, e giunti dal Beato, dopo
averlo salutato con rispetto, si sedettero a un lato. Il Beato disse
loro: “E’ vero, monaci, che siete stati in competizione fra di voi col
dire chi può parlare di più, chi può parlare meglio, chi può parlare più
a lungo?”
“Sì, venerabile signore.”
“Mi avete mai visto insegnare il Dhamma in questo modo: “Su, monaci,
siate in competizione fra di voi riguardo al vostro apprendimento, e
vedete chi può parlare di più, chi può parlare meglio, chi può parlare
più a lungo?”
“No, venerabile signore.”
“Allora se non mi avete mai visto insegnare il Dhamma in questo modo,
cosa conoscete, voi uomini insensati dopo aver intrapreso la vita
ascetica, di questo Dhamma e di questa Disciplina ben esposta, se siete
in competizione fra di voi riguardo al vostro apprendimento, come chi
può parlare di più, chi può parlare meglio, chi può parlare più a
lungo?”
Allora quei monaci si prostrarono in venerazione ai piedi del Beato e
dissero: “Venerabile signore, abbiamo commesso una colpa - così stupida,
così sciocca, così inetta - in quanto, avendo intrapreso la vita
ascetica per un Dhamma e una Disciplina così ben esposta, ci siamo
sfidati l’un l’altro riguardo al nostro apprendimento, come chi può
parlare di più, chi può parlare meglio, chi può parlare più a lungo.
Possa il Beato perdonare la nostra colpa che non sarà mai più
commessa.”
“Certamente, monaci, avete commesso una colpa - così stupida, così
sciocca, così inetta - in quanto, dopo aver intrapreso la vita ascetica
per un Dhamma e una Disciplina così ben esposta, vi siete sfidati l’un
l’altro … Ma siccome avete fatto ammenda della vostra colpa, in accordo
con il Dhamma vi perdoniamo. Questo è un segno di crescita nella
Disciplina dei Nobili quando si comprende e si fa ammenda della propria
colpa in accordo con il Dhamma, anche in futuro”