SN 13.7: Samudda Sutta – L’oceano
A Savatthi. “Monaci, supponete che un uomo prendesse due o tre gocce
d’acqua dall’oceano. Cosa pensate, monaci? Sarebbero di più le due o tre
gocce d’acqua o l’acqua dell’oceano?”
“Signore, l’acqua dell’oceano è certamente di più. Le due o tre gocce
d’acqua sarebbero irrisorie, esse non sono neanche la centesima, la
millesima, o la centomillesima parte rispetto all’acqua dell’oceano. ”
“Allo stesso modo, monaci, per un discepolo dei nobili, compiuto nella
retta visione, ‘entrato nella corrente’, la sofferenza e il dolore sono
totalmente distrutti. Ciò che resta del tempo durante sette rinascite
non è praticamente niente: non è un centesimo, un millesimo, un
centomillesimo, quando lo si paragona con la precedente massa di
sofferenza. È là la grandezza del beneficio di seguire e praticare il
Dhamma, monaci. È là la grandezza del beneficio di ottenere l’occhio del
Dhamma.”