SN 1.2: Nimokkha Sutta – Liberazione
Così ho sentito. Una volta il Benedetto soggiornava presso Savatthi nel
Boschetto di Jeta nel convento di Anathapindika. Poi un deva, al calar
della notte, dopo aver illuminato con il suo splendore l’intero
boschetto di Jeta, si avvicinò dal Benedetto, lo riverì, e stando in
piedi ad un lato gli disse:
“Venerabile signore, conoscete la solitudine, la liberazione ed il
distacco degli esseri?”
“Amico, conosco la solitudine, la liberazione ed il distacco degli
esseri.”
“Venerabile signore, secondo la vostra conoscenza, cosa intendete per
solitudine, liberazione e distacco degli esseri?”
“Indebolendo l’interesse per “esistere”, annientando le percezioni e la
coscienza, vedendo l’appagamento e la cessazione delle sensazioni, così
io vedo la solitudine, la liberazione ed il distacco degli esseri.”