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SN 48.35: Dutiyasamaṇabrāhmaṇa Sutta – Asceti e brahmani (2)

“Monaci, ci sono queste cinque facoltà. Quali cinque? La facoltà del piacere, del dolore, della felicità, della tristezza e dell’equanimità.
Monaci, ci sono asceti e brahmani che non comprendono la facoltà del piacere, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione. Ci sono asceti e brahmani che non comprendono la facoltà del dolore… della felicità… della tristezza… dell’equanimità, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione. Io non li considero veri asceti e brahmani. Questi venerabili non realizzano la meta della vita come asceti o brahmani e non vivono avendola realizzata con la propria visione profonda.
Ci sono asceti e brahmani che comprendono la facoltà del dolore… della felicità… della tristezza… dell’equanimità, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione. Io li considero veri asceti e brahmani. Questi venerabili realizzano la meta della vita come asceti o brahmani e vivono avendola realizzata con la propria visione profonda.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya