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SN 47.25: Aññatarabrāhmaṇa Sutta – Un brahmano

Così ho sentito. Un tempo il Buddha soggiornava presso Sāvatthī nel boschetto di Jeta, al monastero di Anāthapiṇḍika. Un brahmano si recò dal Buddha e, dopo aver scambiato dei cortesi saluti, si sedette a lato e disse:
“Qual è la causa, maestro Gotama, qual è la ragione per cui il vero Dhamma non dura a lungo dopo il nibbana finale del Tathagata? E qual è la causa, qual è la ragione per cui il vero Dhamma dura a lungo dopo il nibbana finale del Tathagata?”
“Brahmano, quando non si sviluppano e non si coltivano i quattro tipi di meditazione di consapevolezza il vero Dhamma non dura a lungo dopo il nibbana finale del Tathagata. Invece se si sviluppano e si coltivano i quattro tipi di meditazione di consapevolezza il vero Dhamma dura a lungo dopo il nibbana finale del Tathagata.
Quali quattro? Quando un monaco medita contemplando un aspetto del corpo – sereno, consapevole e attento, libero da desideri e avversioni per il mondo. Medita contemplando un aspetto delle sensazioni … della mente … dei fenomeni mentali: sereno, consapevole e attento, libero dal desiderio e dall’avversione per il mondo. Perciò quando non si sviluppano e non si coltivano i quattro tipi di meditazione di consapevolezza il vero Dhamma non dura a lungo dopo il nibbana finale del Tathagata. Invece se si sviluppano e si coltivano i quattro tipi di meditazione di consapevolezza il vero Dhamma dura a lungo dopo il nibbana finale del Tathagata.”
Detto questo, il brahmano disse al Buddha: “Eccellente, Maestro Gotama! Eccellente! … Da oggi in poi, possa il Maestro Gotama ricordarsi di me come di un seguace laico che ha cercato rifugio in lui per tutta la vita.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.