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SN 45.34: Pāraṅgama Sutta – Raggiungere la riva lontana

A Sāvatthī.
“Monaci, queste otto realtà, se sviluppate e coltivate, portano dalla riva vicina alla riva lontana. Quali otto? Sono la retta visione, il retto pensiero, la retta parola, la retta azione, il retto sostentamento, il retto sforzo, la retta presenza mentale e la retta concentrazione. Queste otto realtà, se sviluppate e coltivate, portano dalla riva vicina alla riva lontana.”
Così disse il Buddha. Poi il Santo, il Maestro, proseguì dicendo:

“Pochi sono gli esseri umani
che raggiungono la riva più lontana.
Gli altri si limitano a correre
sulla riva vicina.

Quando il Dhamma è ben spiegato,
coloro che lo praticano rettamente
supereranno il dominio della morte,
così difficile da superare.

Liberandosi delle qualità oscure,
una persona saggia deve sviluppare quelle luminose.
Abbandonando la vita ordinaria
per l’ascetismo, così difficile da godere,
deve cercare lì il piacere,
avendo rinunciato ai piaceri sensuali.

Senza possedere nulla, una persona saggia
deve purificarsi dalle corruzioni mentali.

E coloro la cui mente è rettamente sviluppata
nei fattori del risveglio;
abbandonando gli attaccamenti,
godono del piacere del non attaccamento.
Con la fine degli influssi impuri
si estinguono in questo mondo.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya