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SN 35.97: Pamādavihārī Sutta – Dimorare con negligenza

“Monaci, vi insegnerò quando si dimora con negligenza e quando si dimora con diligenza. Ascoltate ….

E in che modo, monaci, si dimora con negligenza? Se si dimora senza controllo sulla facoltà visiva, la mente si contamina con le forme riconoscibili dall’occhio. Se la mente si contamina, non c’è gioia. Quando non c’è gioia, non c’è estasi. Quando non c’è estasi, non c’è pace. Quando non c’è pace, si dimora nella sofferenza. La mente di chi soffre non si concentra. Quando la mente non è concentrata, i fenomeni non diventano manifesti. Poiché i fenomeni non diventano manifesti, si è considerati come ‘colui che dimora con negligenza’.

Se si dimora senza controllo sulla facoltà uditiva, la mente si contamina con i suoni riconoscibili dall’orecchio … Se si dimora senza controllo sulla facoltà mentale, la mente si contamina con i fenomeni mentali riconoscibili dalla mente …. Poiché i fenomeni non diventano manifesti, si è considerati come ‘colui che dimora con negligenza’.
In questo modo, monaci, si dimora con negligenza.

E in che modo, monaci, si dimora con diligenza? Se si dimora con controllo sulla facoltà visiva, la mente non è contaminata dalle forme riconoscibili dall’occhio. Se la mente non è contaminata, nasce la gioia. Quando vi è gioia, nasce l’estasi. Quando la mente è elevata dall’estasi, il corpo diventa tranquillo. Chi è tranquillo nel corpo sperimenta la felicità. La mente di chi è felice si concentra. Quando la mente è concentrata, i fenomeni diventano manifesti. Poiché i fenomeni diventano manifesti, si è considerati come ‘colui che dimora con diligenza’.

Se si dimora con controllo sulla facoltà uditiva, la mente non si contamina con i suoni riconoscibili dall’orecchio … Se si dimora con controllo sulla facoltà mentale, la mente non si contamina con i fenomeni mentali riconoscibili dalla mente … Poiché i fenomeni diventano manifesti, si è considerati come ‘colui che dimora con diligenza’.
In questo modo, monaci, si dimora con diligenza.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.