“Monaci, il ‘tutto’ è inquieto. E qual è il ‘tutto’ inquieto? L’occhio, la vista, la coscienza visiva e il contatto visivo sono inquieti. E anche la sensazione piacevole, dolorosa o neutra che sorge condizionata dal contatto visivo è inquieta.
L’orecchio … il naso … la lingua … il corpo … la mente, i pensieri, la coscienza mentale e il contatto mentale sono inquieti. E anche la sensazione piacevole, dolorosa o neutra che nasce condizionata dal contatto mentale è inquieta.
Vedendo questo, un nobile istruito discepolo si disillude …
Comprende: ‘La rinascita è finita, il viaggio spirituale è stato completato, ciò che doveva essere fatto è stato fatto, non ci saranno altre esistenze.'”
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