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SN 24.70: Adukkhamasukhī Sutta – Il Sè né è felice né è sofferenza

A Sāvatthī.
“Monaci, quando una realtà esiste, per attaccamento e per tendenza, sorge la visione: ‘Il Sé né è felice né è sofferenza, ed è integro dopo la morte’?”
“I nostri insegnamenti sono radicati nel Buddha. …”
“Quando esiste la forma, per attaccamento e per tendenza alla forma, sorge la visione: “Il Sé né è felice né è sofferenza, ed è integro dopo la morte’. Quando esiste la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza, per attaccamento e per tendenza alla coscienza, sorge la visione: “Il Sé né è felice né è sofferenza, ed è integro dopo la morte’.
Cosa ne pensate, monaci? La forma è permanente o impermanente?”.
“Impermanente, signore”. …

(continua come i sutta precedenti)

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.