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SN 22.91: Rāhula Sutta – Rāhula

A Sāvatthī.
Il Venerabile Rāhula si recò dal Buddha, si inchinò, si sedette a lato e disse:

“Signore, come si fa a conoscere e a comprendere in modo che non ci sia ego, possessività e orgoglio per questo corpo cosciente e per tutti gli stimoli esterni?”

“Rāhula, si deve comprendere realmente qualsiasi tipo di forma – passata, futura o presente; interna o esterna; grossolana o fine; inferiore o superiore; lontana o vicina: il ‘tutto’ della forma — con retta conoscenza: ‘Questo non è mio, io non sono questo, questo non è il mio Sé.’

Bisogna comprendere realmente qualsiasi tipo di sensazione … di percezione … di formazioni mentali … di coscienza – passata, futura o presente; interna o esterna; grossolana o fine; inferiore o superiore; lontana o vicina: ‘il tutto’ della coscienza – con retta comprensione: ‘Questo non è mio, io non sono questo, questo non è il mio Sé.’

In questo modo si conosce e si comprende in modo che non ci sia ego, possessività o orgoglio per questo corpo cosciente e per tutti gli stimoli esterni.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya