A Savatthi. “Monaci, di sera il leone, il re degli animali, esce dalla sua tana. Uscito dalla tana, si distende, osserva le quattro direzioni e ruggisce tre volte. Poi va a caccia.
Quando il leone, il re degli animali, ruggisce, tutti gli animali hanno paura e terrore. Gli animali che vivono nelle tane si rifugiano nelle loro tane; quelli che vivono in acqua si immergono in acqua; quelli che vivono nei boschi si nascondono nei boschi; gli uccelli volano via. Persino gli elefanti del re legati da forti cinghie nei villaggi, nei paesi e nelle città, rompono e spezzano le loro funi; spaventati, urinano, defecano e scappano via. Monaci, il leone, il re degli animali, è il più maestoso e potente tra tutti gli animali.
Allo stesso modo, monaci, quando il Tathagata sorge nel mondo, un arahant, un Perfettamente e Completamente Risvegliato, con perfetta conoscenza e condotta, il Glorioso, conoscitore del cosmo, maestro insuperabile di coloro che vogliono essere istruiti, maestro di esseri umani e divini, il Risvegliato, il Beato così insegna il Dhamma: ‘Tale è la forma, tale è la sua origine, tale è la sua dissoluzione; tale è la sensazione … tale è la percezione … tali sono le formazioni mentali … tale è la coscienza, tale la sua origine, tale la sua dissoluzione.’
Quindi, monaci, quando quei deva, longevi, belli, colmi di felicità, che dimorano per molto tempo nei mondi più alti, ascoltano l’insegnamento del Dhamma del Tathagata, hanno paura, provano un senso di sgomento e terrore, dicendo: ‘Signore, siamo impermanenti, anche se crediamo di essere permanenti; signore, siamo effimeri, anche se crediamo di essere stabili; signore, non siamo eterni, anche se crediamo di essere eterni. Signore, siamo impermanenti, effimeri, non eterni, senza identità.’
Monaci, il Tathagata è così maestoso e potente su questo mondo insieme ai suoi deva.”
Così disse il Beato. Detto questo, il Glorioso, il Maestro, aggiunse:
Quando il Buddha, attraverso la retta conoscenza,
Mette in moto la Ruota del Dhamma,
L’impareggiabile maestro in questo mondo
Con i suoi deva rende manifesto:
‘La cessazione dell’identità
L’origine dell’identità,
E il Nobile Ottuplice Sentiero
conducono alla fine della sofferenza.
Poi quei deva con una lunga durata di vita,
Belli, gloriosi,
Sono colpiti dalla paura, pieni di terrore,
Come gli animali che odono il ruggito del leone.
‘Non abbiamo trasceso l’identità;
Signore, siamo impermanenti
Così dicono dopo aver ascoltato le parole
Dell’Arahant, il Perfetto.”