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SN 22.69: Anattaniya Sutta – Non appartenente al Sè

A Sāvatthī.

Quindi un monaco si reca dal Buddha e, dopo averlo riverito, si sedette a lato e disse: “Signore, possa il Buddha insegnarmi il Dhamma in breve. Così, dopo averlo ascoltato, potrò vivere in solitudine, attento, ardente e risoluto.”

“Monaco, abbandona il desiderio per tutto ciò che non appartiene al sé.”

“Ho compreso, Beato! Ho compreso, Sublime!”

“Ma come hai compreso il significato dettagliato della mia breve esposizione?”

“Signore, la forma non appartiene al sé; devo abbandonare il desiderio per essa.
La sensazione …
La percezione …
Le formazioni mentali …
La coscienza non appartiene al sé; devo abbandonare il desiderio per essa.
Così ho compreso il significato dettagliato della breve esposizione del Buddha.”

“Bene, monaco! È bene che tu comprenda il significato dettagliato di ciò che ho detto in breve in questo modo.
La forma non appartiene al sè; devi abbandonare il desiderio per essa.
La sensazione … La percezione … Le formazioni mentali … La coscienza non appartiene al sè; devi abbandonare il desiderio per essa.
Ecco come comprendere il significato dettagliato di ciò che ho detto in breve.” …
E quel monaco divenne uno degli Arahant.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.