1. Stando da parte, Ghaticara il figlio dei deva recitò questa stanza alla presenza del Beato:
“Sette monaci, dopo aver distrutto avidità e avversione,
aver superato la rete del mondo,
sono rinati nell’Aviha.
2. Come hanno superato il difficile dominio della morte?
Come hanno abbandonato l’umano corpo e raggiunto i mondi celesti?
3. Upaka, Phalaganda e Pukkusati,
Bhaddiya, Khandadeva, Bahuraggi e Pingiya.
Costoro hanno abbandonato l’umano corpo e raggiunto i mondi celesti.
4. In quanto ai loro meriti, come hanno reciso i lacci della morte,
conoscendo quale Dhamma hanno reciso le catene dell’esistenza?”
5. “Solo con gli insegnamenti del Beato,
hanno imparato il Dhamma e reciso le catene dell’esistenza.
Hanno completamente distrutto nome e forma.
Conoscendo questo Dhamma hanno reciso le catene dell’esistenza.”
6. “Tu dici sagge parole, difficili da comprendere e da realizzare.
Conoscendo quale Dhamma dici tali parole?”
7. “Un tempo, vi era un vasaio a Vehalinga di nome Gathikara.
Era un seguace laico del venerabile Kassapa, avendo cura dei suoi genitori.
Rinunciando alla sessualità e nel mangiare carne, condusse una vita santa.
[I sette monaci] Vennero nello stesso villaggio e diventarono amici.
Seppe che avevano distrutto avidità e avversione.
I sette monaci si sono liberati dalla rete dell’attaccamento mondano.”
8. “Così questo fosti un tempo Bhaggava, un discepolo laico del venerabile Kassapa, avendo cura dei tuoi genitori.
Rinunciando alla sessualità e nel mangiare carne, conducesti una vita santa.
Venimmo nello stesso villaggio e diventammo amici.
Così un tempo siamo stati amici,
ci siamo migliorati e portato il nostro ultimo corpo.”