Subrahma il figlio dei deva, stando da parte, recitò questa stanza alla presenza del Beato:
“Spesso terrorizzato la mia mente è sempre agitata,
anche se non succede nulla.Se esiste uno stato di quiete, dimmelo.”
“Sviluppando i fattori dell’illuminazione e le rinunce,controllando le facoltà mentali,
distaccandosi da tutto,
si raggiunge tale stato di quiete.”
Dopo queste parole, la divinità scomparve.