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SN 12.31: Bhutamidam Sutta – Nascita dei fenomeni

Una volta il Benedetto soggiornava a Savatthi nel Boschetto di Jeta, al monastero di Anathapindika. Lì si rivolse al Ven. Sariputta: “Sariputta, così è stato chiesto da Ajita:

Coloro che hanno penetrato il Dhamma,
coloro che sono discepoli,
coloro che sono persone ordinarie:
Quando a voi, signore, sapiente,
vi si chiede questo,
ditemi il loro modo di vivere.
Qual è il significato di questa breve asserzione?”
A queste parole il Ven. Sariputta rimase in silenzio.
Una seconda volta. Una terza volta il Benedetto si rivolse al Ven. Sariputta: “Sariputta, così è stato chiesto da Ajita:
Coloro che hanno penetrato il Dhamma,
coloro che sono discepoli,
coloro che sono persone ordinarie:
Quando a voi, signore, sapiente,
vi si chiede questo,
ditemi il loro modo di vivere.
Qual è il significato di questa breve asserzione?”
Per la terza volta il Ven. Sariputta rimase in silenzio.
“Sariputta, vedi come i fenomeni vengono ad essere?”
“Con retta conoscenza, signore, si vedono ‘i fenomeni come vengono ad essere’. Vedendo con retta conoscenza come ‘i fenomeni vengono ad essere’, si pratica per ottenere il disincanto, il distacco e la cessazione di ciò che viene ad essere. Con retta conoscenza si vede che ‘i fenomeni vengono ad essere mediante il nutrimento’. Vedendo con retta conoscenza che ‘i fenomeni vengono ad essere mediante questo nutrimento’, si pratica per ottenere il disincanto, il distacco, la cessazione di quel nutrimento. Con retta conoscenza si vede che ‘dalla cessazione di questo nutrimento, ciò che è venuto ad essere è soggetto alla cessazione’. Vedendo con retta conoscenza che ‘dalla cessazione di questo nutrimento, ciò che è venuto ad essere è soggetto alla cessazione’, si pratica per ottenere il disincanto, il distacco, la cessazione di ciò che è soggetto alla cessazione. In questo modo si è discepolo. “
“E come una persona ha penetrato il Dhamma?”
“Con retta conoscenza, signore, si vede ‘ciò è venuto ad essere’. Vedendo con retta conoscenza ‘ciò è venuto ad essere’, ci si libera – tramite il disincanto, il distacco, la cessazione, la mancanza di attaccamento – da ciò che è venuto ad essere. Con retta conoscenza si vede che ‘ciò è venuto ad essere mediante questo nutrimento’. Vedendo con retta conoscenza ‘ciò è venuto ad essere mediante questo nutrimento’, ci si libera – tramite il disincanto, il distacco, la cessazione, la mancanza di attaccamento – di quel nutrimento. Chi vede con retta conoscenza che ‘dalla cessazione di questo nutrimento, ciò che è venuto ad essere è soggetto alla cessazione’. Vedendo con retta conoscenza che ‘dalla cessazione di questo nutrimento, ciò che è venuto ad essere è soggetto alla cessazione’, ci si libera – tramite il disincanto, il distacco, la cessazione, la mancanza di attaccamento – da ciò che è soggetto alla cessazione. Così è una persona che ha penetrato il Dhamma.
In questo modo, signore, ho inteso il significato della domanda posta da Aijta:
Coloro che hanno penetrato il Dhamma,
coloro che sono discepoli,
coloro che sono persone ordinarie:
Quando a voi, signore, sapiente,
vi si chiede questo,
ditemi il loro modo di vivere.”
“Eccellente, Sariputta. Eccellente. Chi vede con retta conoscenza ….(si ripetono gli stessi enunciati di prima).
Questo è il significato della domanda posta da Aijta.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya