Così ho sentito. Una volta il Benedetto soggiornava presso Savatthi nel Boschetto di Jeta nel convento di Anathapindika. Poi un deva, al calar della notte, dopo aver illuminato con il suo splendore l’intero boschetto di Jeta, si avvicinò dal Benedetto, lo riverì, e stando in piedi ad un lato gli disse:
“Venerabile signore, conoscete la solitudine, la liberazione ed il distacco degli esseri?”
“Amico, conosco la solitudine, la liberazione ed il distacco degli esseri.”
“Venerabile signore, secondo la vostra conoscenza, cosa intendete per solitudine, liberazione e distacco degli esseri?”
“Indebolendo l’interesse per “esistere”, annientando le percezioni e la coscienza, vedendo l’appagamento e la cessazione delle sensazioni, così io vedo la solitudine, la liberazione ed il distacco degli esseri.”
Menu
Testi
Parole
abhidhamma aggregati amico anguttara arahant asceti bhikkhu-samyutta bodhi brahmano brama bramani corpo deva dhamma dukkha individui jataka jhana kamma mahakaccana mente Milinda monache monaci monaco nibbana origine dipendente patthana pratica presenza mentale Rahula risveglio saggezza saggio Sakka samyutta sangha sariputta sila sofferenza tathagata vibhanga vinaya vita santa yakkha