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Pv 1.6 : Pañcaputtakhādapetivatthu – Mangiatrice di cinque figli

Monaco:
Sei nudo e mostruoso. Il tuo corpo è puzzolente. Sei circondato da mosche. Tu, che stai lì, chi sei?

Spirito:
Sono uno spirito, signore. Sto soffrendo nel mondo di Yama. Ho compiuto una cattiva azione come essere umano e sono rinato nel mondo degli spiriti famelici. Ogni mattina partorisco cinque figli e la sera ne nascono altri cinque. Li mangio durante la notte. Ma ho sempre fame. Il mio cuore brucia di fame così tanto che fuma. Non ho acqua da bere. Guarda la sciagura che mi è accaduta.

Monaco:
Ora quale cattiva azione hai compiuto con il corpo, la parola o la mente? Che cosa hai fatto tanto da dover mangiare i tuoi figli?

Spirito:
L’altra moglie di mio marito stava per partorire. Ero estremamente gelosa di lei. Con quella mente malvagia, le ho dato alcune medicine che hanno ucciso il nascituro. L’embrione di due mesi diventò un fiume di sangue. La nonna del bambino si arrabbiò molto con me e chiamò i suoi parenti. Mi ha spaventato e mi ha fatto giurare. Ho detto una terribile bugia dicendo: “Mangerò i miei figli, se sono stata io a uccidere il bambino!” Come risultato di quella cattiva azione e della bugia che ho detto, devo mangiare i miei figli ed essere coperta dal loro sangue.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli del Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera, Stories of Ghosts from the Petavatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPetavatthu