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Pv 1.5: Tirokudda Kanda – Spiriti famelici fuori le mura

Fuori dalle mura sono,
Vicino alla porta sono,
ritornando alle loro vecchie case.
Ma quando un pasto con cibo abbondante e bevande sono serviti,
nessuno li ricorda:
Tale è il kamma degli esseri viventi.
Così coloro che hanno comprensione per i loro defunti
diano offerte di bevande e cibo
– squisito, pulito –
[pensando:] “Questo è per i nostri defunti.
i nostri defunti siano felici! “
E quelli che là sono raggruppati,
gli spiriti dei parenti,
con apprezzamento diano la loro benedizione
per il cibo abbondante e per le bevande:
“Possano i nostri parenti vivere a lungo
perchè abbiamo guadagnato [questo dono].
Siamo stati onorati,
ed i donatori non sono senza ricompensa! “
Perchè [nel loro reame] non c’è
agricoltura,
bestiame bovino,
commercio,
né denaro.
Loro vivono con ciò che è qui offerto,
spiriti affamati
il cui tempo qui è fatto.
Come la pioggia su una collina
scende giù a valle,
così ciò che è qui offerto
ne tragga profitto il morto.
Come i fiumi colmi d’acqua
riempiono l’oceano ,
così ciò che è qui offerto
ne tragga profitto il morto.
“Mi ha dato, ha agito sul mio conto,
essi erano i miei parenti, compagni, amici”:
Offerte dovrebbero essere date per la morte
quando uno così riflette
su cose fatte nel passato.
Nessun pianto,
nessun dolore
nessun lamento
ne tragga profitto il morto
i cui parenti persistono in questo modo.
Ma quando questa offerta è data, al Sangha,
è per il loro beneficio a lungo termine
ed immediatamente ne traggono profitto.
In questo modo il dovere corretto ai defunti è stato mostrato,
il grande onore è stato fatto al morto,
e i monaci hanno dato forza:
Il merito acquisito
non è piccolo.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPetavatthu