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Pv 3.4: Bhusapetavatthu – Lo spettro del fieno

Monaco:
Uno spettro sparge fieno ardente sulla sua testa mentre un altro si colpisce sulla testa con una verga di ferro. E un terzo spettro mangia la sua stessa carne e beve il suo stesso sangue.
Mangi escrementi luridi e disgustosi. Perché? Di quali cattive azioni sono questi i risultati?

Spettro:
Lo spettro che sparge fieno ardente sulla sua testa ferì sua madre nel mondo umano, mentre quello che si colpisce alla testa con una verga di ferro era un commerciante disonesto e astuto. Lo spettro che mangia la sua stessa carne e beve il suo stesso sangue ha rubato la carne e ha mentito al venditore.

Nel mio caso, nel mondo umano ero una casalinga molto prepotente che in famiglia comandava sugli altri. Anche se facevo dei regali agli altri, ero avida e non donavo mai niente. Quando la gente veniva a casa mia a chiedere cibo, nascondevo il cibo e mentivo giurando: “Non c’è cibo in casa mia, credetemi. Se ho qualcosa nascosto, che diventi un escremento per mangiarlo!

Questo è il risultato sia dell’avidità che delle mie menzogne. Ora il buon riso si trasforma in escrementi quando sto per mangiarlo.
Tutte le azioni hanno un risultato; i risultati delle cattive azioni non svaniscono senza maturare. Perciò a causa delle mie cattive azioni devo mangiare e bere questo escremento lurido e disgustoso pieno di vermi.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli del Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera,
Stories of Ghosts from the Petavatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPetavatthu