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Pv 2.3: Mattāpetivatthu – Lo spettro Matta

Una casalinga di nome Tissa incontra uno spettro donna e chiede,

Tissa:
Sei nuda e orribile, le tue vene sono sporgenti. Sei magra e scheletrica, chi sei?

Matta (lo spettro):
Il mio nome è Matta e tu sei Tissa. Non ricordi? Ero l’altra moglie di tuo marito. Ho compiuto molte cattive azioni e sono rinata nel mondo degli spiriti.

Tissa:
Quale cattiva azione hai compiuto con il corpo, con la parola o con la mente per rinascere nel mondo degli spiriti?

Matta:
Mi arrabbiavo facilmente e parlavo aspramente. Ero molto gelosa, avida e cattiva. Per aver usato parole aspre, sono rinata nel mondo degli spiriti.

Tissa:
Oh si, mi ricordo di te. Eri molto furiosa quei giorni. Lascia che ti chieda qualcos’altro. Perché sei coperta di spazzatura?

Matta:
Ti ricordi? Un giorno, hai fatto il bagno e ti sei vestita con abiti puliti? Volevo essere più bella di te, quindi ho indossato un vestito più bello del tuo. Ma ho visto nostro marito parlare e prestare più attenzione a te piuttosto che a me. Ero estremamente gelosa e mi sono arrabbiata. Ho preso del lerciume e te l’ho lanciato. Come risultato di quella cattiva azione, ora sono coperta di spazzatura.

Tissa:
Oh sì, ricordo quel giorno in cui mi hai lanciato della spazzatura. Ora lasciami chiedere qualcos’altro. Perché ti gratti in tutto il corpo?

Matta:
Un giorno siamo andate entrambi nella foresta per raccogliere alcune erbe medicinali. Hai raccolto delle erbe medicinali, ma io ho raccolto delle piante che avrebbero causato prurito al corpo. Segretamente, le ho sparpagliate sul tuo letto. Come risultato di quella cattiva azione, il mio corpo è sempre pruriginoso.

Tissa:
Oh sì, ricordo quella mattina in cui il mio corpo era molto pruriginoso. Ecco un’altra domanda. Perché sei nuda?

Matta:
Un giorno, quando amici e parenti si sono riuniti per una festa, tu e nostro marito siete stati invitati mentre io no. Ero molto gelosa e ho rubato i vestiti che avresti indossato alla festa. Ecco perché ora sono nuda.

Tissa:
Sì, sì, ricordo quando mi hai rubato i vestiti quella notte. Ho un’altra domanda. Perché puzzi di escrementi?

Matta:
Tu avevi dei bei profumi, cosmetici e collane di fiori. Li ho gettati in un mucchio di escrementi. Questo è il motivo per cui ora puzzo di escrementi.

Tissa:
Sì, ricordo anche quando ho trovato i miei profumi, cosmetici e collane di fiori in un mucchio di escrementi. Vorrei anche chiederti, perché soffri così tanto?

Matta:
La ricchezza della nostra casa era equamente condivisa tra noi. Ma non ho raccolto molti meriti, quindi ora devo soffrire. Mi hai avvertito dicendo: “Stai compiendo atti malvagi. La felicità non deriva dal male!”

Tissa:
Mi hai scambiato per un nemico quando stavo cercando di aiutarti. Eri anche molto gelosa di me. Ora puoi vedere il risultato del tuo male. Avevi della servitù in casa e gioielli in abbondanza, ma ora sono usati da altri. La ricchezza non è eterna.
Il padre di Bhuta tornerà presto a casa dal mercato, forse ti darà qualcosa. Non andare da nessuna parte; aspettalo.

Matta:
Sono nuda e molto brutta con le vene sporgenti. È imbarazzante per una donna essere così. Non lasciare che il padre di Bhuta mi veda.

Tissa:
Va bene, allora, cosa posso dare o fare per te per renderti felice e ottenere ciò che vuoi?

Matta:
Invita quattro monaci come gruppo e quattro singolarmente. Offri l’elemosina a questi otto monaci e dedicami il merito. Allora sarò felice e otterrò ciò che voglio.

Tissa:
Lo farò.

Offrì elemosine e vesti a otto monaci e dedicò il merito a Matta. Il risultato di questa donazione ebbe subito effetto sotto forma di cibo, bevande e vestiti per lo spettro.
Lo spettro si purificò e, dopo aver indossato i vestiti più puliti e raffinati con gioielli, si avvicinò a Tissa.

Tissa:
Chi sei, con questa bellezza celeste che splende in tutte le direzioni come una stella? Perché sei così bella? Che merito hai raccolto quando eri nel mondo umano?

Matta:
Il mio nome è Matta e tu sei Tissa. Non ricordi? Ero l’altra moglie di tuo marito. Ho compiuto delle azioni cattive e sono rinata nel mondo degli spiriti. Ma ora sono molto felice, rallegrandomi del tuo dono. Non ho paura di nulla.
Possa tu vivere a lungo, sorella mia, felicemente con tutti i tuoi parenti!

Tissa:
Sì, sorella, si deve praticare il Dhamma ed essere generosi facendo l’elemosina. La persona che fa questo rinascerà nei mondi celesti dove non c’è sofferenza.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli del Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera, Stories of Ghosts from the Petavatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPetavatthu