1. La dissoluzione è sentiero, la liberazione è il suo frutto.
2. In che modo la dissoluzione è sentiero?
Nel momento in cui il sentiero entra nella corrente: la retta visione, nel senso di visione, si allontana dalla falsa visione, si allontana dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente si libera da tutti i segni.
La dissoluzione ha come oggetto portante la dissoluzione, ha come dominio la dissoluzione, è basata sulla dissoluzione, si erge sulla dissoluzione, è fondata sulla dissoluzione.
Dissoluzione: ci sono due tipi di dissoluzione: (1) dissoluzione come nibbana; e (2) dissoluzione descritta come “Tutte le idee nate con il nibbana come oggetto di supporto sono tipi di dissoluzione.”
I sette fattori del sentiero conascente [con la retta visione] conducono alla dissoluzione, quindi la dissoluzione è un sentiero. Con questo sentiero i Buddha e i loro discepoli vanno in una direzione mai percorsa prima, cioè il nibbana, quindi il sentiero è ottuplice. Con tutti i sentieri che ci sono nelle altre dottrine dei molti asceti e brahmani, tuttavia il nobile ottuplice sentiero è il più alto, il migliore, il principale, il più importante, il più prezioso, quindi l’ottuplice è il migliore dei sentieri.
Il retto pensiero, nel senso di orientare, si allontana dal falso pensiero … [completare come sopra con le opportune sostituzioni]…
La retta parola …
La retta azione…
Il retto vivere…
Il retto sforzo …
La retta consapevolezza …
La retta concentrazione nel senso di non distrazione… … quindi l’ottuplice è il migliore dei sentieri.
3. Al momento del sentiero del ritornare-una-sola-volta:
La retta visione nel senso di visione…
La retta concentrazione nel senso di non distrazione si libera dalle catene grossolane della brama dei desideri sensuali e della resistenza, dalle tendenze grossolane sottostanti alla brama dei desideri sensuali e alla resistenza, e si libera dagli influssi impuri e dagli aggregati che si verificano in conseguenza di essi, ed esternamente si libera da tutti i segni.
La dissoluzione ha come oggetto di supporto la dissoluzione, …
La dissoluzione: due tipi di dissoluzione: …
I sette fattori del sentiero … quindi l’ottuplice è il migliore dei sentieri.
4. Al momento del sentiero del non-ritorno:
La retta visione nel senso di visione…
La retta concentrazione nel senso di non distrazione si libera dalle catene secondarie della brama dei desideri sensuali e della resistenza, dalle tendenze secondarie sottostanti alla brama dei desideri sensuali e alla resistenza, e si libera dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, e all’esterno si libera da tutti i segni.
La dissoluzione ha come oggetto di supporto la dissoluzione…
Dissoluzione: due tipi di dissoluzione: …
I sette fattori del sentiero … quindi l’ottuplice è il migliore dei sentieri.
5. Al momento del sentiero degli arahant:
La retta visione nel senso di visione…
La retta concentrazione nel senso di non distrazione si libera dalla brama di [essere] materiale, dalla brama di [essere] immateriale, dalla presunzione (orgoglio), dall’agitazione, dall’ignoranza, dalle tendenze sottostanti alla presunzione (orgoglio), alla brama di essere e all’ignoranza, e si libera dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, e esternamente si libera da tutti i segni.
La dissoluzione ha come oggetto di supporto la dissoluzione…
Dissoluzione: due tipi di dissoluzione: …
I sette fattori del sentiero … quindi l’ottuplice è il migliore dei sentieri.
6. La dissoluzione come visione è la retta visione. La dissoluzione come orientare il pensiero è il retto pensiero. La dissoluzione come accogliere è la retta parola. La dissoluzione come generare è la retta azione. La dissoluzione come purificare è il retto vivere. La dissoluzione come pratica è il retto sforzo. La dissoluzione come fondamento è la retta consapevolezza. La dissoluzione come non distrazione è la retta concentrazione. La dissoluzione come realizzazione è il fattore dell’illuminazione della consapevolezza. La dissoluzione come investigazione è il fattore dell’illuminazione dell’investigazione delle idee. La dissoluzione come sforzo è il fattore dell’illuminazione dell’energia. La dissoluzione come intenzione è il fattore dell’illuminazione della gioia. La dissoluzione come pace è il fattore dell’illuminazione della quiete. La dissoluzione come non distrazione è il fattore dell’illuminazione della concentrazione. La dissoluzione come contemplazione è il fattore dell’illuminazione dell’equanimità.
La dissoluzione come incrollabilità dalla non fede è il potere della fede. La dissoluzione come incrollabilità dall’ozio è il potere dell’energia. La dissoluzione come incrollabilità dalla negligenza è il potere della consapevolezza. La dissoluzione come incrollabilità dall’agitazione è il potere della concentrazione. La dissoluzione come incrollabilità dall’ignoranza è il potere della conoscenza.
La dissoluzione come determinazione è la facoltà della fede. La dissoluzione come sforzo è la facoltà dell’energia. La dissoluzione come realizzazione è la facoltà della consapevolezza. La dissoluzione come non distrazione è la facoltà della concentrazione. La dissoluzione come visione è la facoltà della conoscenza.
Le facoltà come dissoluzione nel senso del dominio. I poteri come dissoluzione nel senso di incrollabilità. I fattori dell’illuminazione come dissoluzione nel senso di sbocco. Il sentiero come dissoluzione nel senso di causa. I fondamenti della consapevolezza come dissoluzione nel senso di fondazione. I retti sforzi come dissoluzione nel senso di sforzi. Le basi della realizzazione (i sentieri del potere) come dissoluzione nel senso di realizzare. Le verità come dissoluzione nel senso di realtà.
La serenità come dissoluzione nel senso di non distrazione. La visione profonda come dissoluzione nel senso di contemplazione. La serenità e la visione profonda come dissoluzione nel senso di funzione unica. L’unità come dissoluzione nel senso di non eccesso.
La purificazione della virtù come dissoluzione nel senso di controllo. La purificazione della conoscenza come dissoluzione nel senso di non distrazione. La purificazione della visione come dissoluzione nel senso di visione. La liberazione come dissoluzione nel senso di essere liberati. Il riconoscere come dissoluzione nel senso di penetrare. La liberazione come dissoluzione nel senso di rinuncia. La conoscenza dell’estinzione come dissoluzione nel senso di eliminazione.
Nel senso di radice, lo zelo è dissoluzione. Nel senso di origine, l’attenzione è dissoluzione. Nel senso di unione, il contatto è dissoluzione. Nel senso di luogo d’incontro, la sensazione è dissoluzione. Nel senso di essere in primo piano, la concentrazione è dissoluzione. Nel senso di dominio, la consapevolezza è dissoluzione. Nel senso di essere il più alto di tutti, la conoscenza è dissoluzione. Nel senso di essere il nucleo, la liberazione è dissoluzione. Nel senso della fine, il nibbana che si fonde sull’assenza di morte è dissoluzione.
In questo modo la dissoluzione è il sentiero.
7. In che modo la liberazione è il suo frutto?
Al momento della fruizione dell’entrata-nella-corrente:
La retta visione, nel senso di visione, è liberata dalla falsa visione, è liberata dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente è liberata da tutti i segni.
La liberazione ha la liberazione come oggetto di supporto, ha la liberazione come dominio, è basata sulla liberazione, si erge sulla liberazione, è fondata sulla liberazione.
Liberazione: ci sono due tipi di liberazione: (1) la liberazione come nibbana e (2) la liberazione come frutto, descritta come “Tutte le idee nate con il nibbana come oggetto di supporto sono liberate.”
Il retto pensiero nel senso di orientare … [completare come sopra con le opportune sostituzioni] …
La retta parola …
La retta azione …
Il retto vivere …
Il retto sforzo …
La retta consapevolezza …
La retta concentrazione nel senso di non distrazione… “Tutte le idee nate con il nibbana come oggetto di supporto sono liberate.”
8. Al momento della fruizione del ritornare-una-sola-volta:
La retta visione nel senso di visione……La retta concentrazione nel senso di non distrazione è liberata dalle grossolane catene della brama per i desideri sensuali e della resistenza, dalle grossolane tendenze sottostanti alla brama per i desideri sensuali e alla resistenza, ed è liberata dagli influssi impuri e dagli aggregati che si verificano in conseguenza di essi, ed esternamente è liberata da tutti i segni. La liberazione ha come oggetto portante la liberazione…Liberazione: ci sono due tipi di liberazione; … “Tutte le idee nate con nibbana come oggetto di supporto sono liberate.”
9. Al momento della fruizione del non-ritorno:
La retta visione nel senso di visione…
La retta concentrazione nel senso di non distrazione è liberata dalle catene secondarie della brama per i desideri sensuali e della resistenza, dalle tendenze secondarie sottostanti alla brama per i desideri sensuali e alla resistenza, ed è liberata dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente è liberata da tutti i segni.
La liberazione ha come oggetto di supporto la liberazione…
Liberazione: ci sono due tipi di liberazione: … “Tutte le idee nate con nibbana come oggetto di supporto sono liberate.”
10. Al momento della fruizione della condizione di arahant:
La retta visione nel senso di visione…
La retta concentrazione nel senso di non distrazione è liberata dalla brama di [essere] materiale, dalla brama di [essere] immateriale, dalla presunzione (orgoglio), dall’agitazione, dall’ignoranza, dalle tendenze sottostanti alla presunzione (orgoglio), alla brama di essere e all’ignoranza, ed è liberata dagli influssi impuri e dagli aggregati che si verificano in conseguenza di essi, ed esternamente è liberata da tutti i segni.
La liberazione ha come oggetto di supporto la liberazione…
Liberazione: ci sono due tipi di liberazione: … “Tutte le idee nate con nibbana come oggetto di supporto sono liberate.”
11. La liberazione come visione è la retta visione. La liberazione come orientare il pensiero è il retto pensiero… La liberazione come non distrazione è la retta concentrazione.
La liberazione come realizzazione è il fattore dell’illuminazione della consapevolezza. La liberazione come investigazione è il fattore dell’illuminazione dell’investigazione delle idee… La liberazione come contemplazione è il fattore dell’illuminazione dell’equanimità.
La liberazione come incrollabilità dalla non-fede è il potere della fede… La liberazione come incrollabilità dall’ignoranza è il potere della conoscenza.
La liberazione come determinazione è la facoltà della fede… La liberazione come visione è la facoltà della conoscenza.
Le facoltà sono liberazione nel senso di dominio. I poteri sono liberazione nel senso di incrollabilità… Le verità sono liberazione nel senso di realtà.
La serenità è liberazione nel senso di non distrazione… L’unione è liberazione nel senso di non eccesso.
La purificazione della virtù è liberazione nel senso di controllo… La liberazione è liberazione nel senso di essere liberati. Il riconoscere è liberazione nel senso di penetrazione. La liberazione è liberazione nel senso di rinuncia. La conoscenza del non sorgere è liberazione nel senso di quiete.
Nel senso di radice, lo zelo è liberazione. Nel senso di origine, l’attenzione è liberazione… Nel senso di fine, il nibbana che si fonde nell’assenza di morte è liberazione.
Ecco come la liberazione è il suo frutto.
Ecco come la dissoluzione è sentiero, la liberazione è il suo frutto.
Fine del Trattato sulla Dissoluzione.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Ñāṇamoli, 1982. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Patisambhidavamsa