1. “Monaci, ci sono queste quattro perversioni della percezione, perversioni della conoscenza, perversioni della visione. Quali quattro? Monaci, [vedere] ciò che è impermanente come permanente è una perversione della percezione, una perversione della conoscenza, una perversione della visione. [Vedere] il doloroso come piacevole è una perversione della percezione, una perversione della conoscenza, una perversione della visione. [Vedere] ciò che non è Sé come Sé è una perversione della percezione, una perversione della conoscenza, una perversione della visione. [Vedere] il brutto come bello è una perversione della percezione, una perversione della conoscenza, una perversione della visione. Queste, monaci, sono le quattro perversioni della percezione, della conoscenza e della visione.
“Monaci, ci sono queste quattro non-perversioni della percezione, non-perversioni della conoscenza, non-perversioni della visione. Quali quattro? Monaci, [vedere] ciò che è impermanente come impermanente è una non-perversione della percezione, una non-perversione della conoscenza, una non-perversione della visione. [Vedere] ciò che è doloroso come doloroso è una non-perversione della percezione, una non-perversione della conoscenza, una non-perversione della visione. [Vedere] ciò che non è Sé come non Sé è una non-perversione della percezione, una non-perversione della conoscenza, una non-perversione della visione. [Vedere] ciò che è brutto come brutto è una non-perversione della percezione, una non-perversione della conoscenza, una non-perversione della visione. Queste, monaci, sono le quattro non-perversioni della percezione, non-perversioni della conoscenza, non-perversioni della visione.
“Esseri che non possono che percepire male
Con una conoscenza errata e una visione sbagliata
Percepiscono ciò che è impermanente
Come permanente, e ciò che è dolore come piacere,
Così come non Sé come Sé,
E anche il bello in ciò che è brutto.
Tali esseri, legati al giogo di Māra,
Vagano senza pace;
Vagano intorno al ciclo continuo
Dove la nascita e la morte si inseguono a vicenda.
Ora, quando appaiono gli illuminati
E portano la luce nel mondo,
Promulgano la Vera Idea,
Che conduce alla liberazione dalla sofferenza.
I saggi, ascoltando le loro parole,
Applicano la loro mente per cercare la verità:
Vedono l’impermanente così com’è,
E il dolore lo vedono solo come dolore.
Vedono ciò che non è Sé in quanto tale,
E allo stesso modo vedono il brutto;
Queste visioni che adottano sono rette,
Sono la fuga dalla sofferenza.”
2. In una persona che possiede la visione [retta] [essendo un sotapanna (colui-che-è-entrato-nella-corrente)] queste quattro perversioni sono abbandonate o non abbandonate?
Alcune sono abbandonate, altre non sono abbandonate. La perversione della percezione, la perversione della conoscenza e la perversione della visione, [che vede] ciò che è impermanente come permanente, sono abbandonate in lui. La percezione [che vede] ciò che è doloroso come piacevole sorge, e così anche la conoscenza, ma tale perversione della visione è abbandonata in lui. La perversione della percezione, la perversione della conoscenza e la perversione della visione, [che vede] ciò che non è Sé come Sé, sono abbandonate in lui. La percezione [che vede] il brutto come bello sorge, così come la conoscenza, ma tale perversione della visione è abbandonata in lui.
3. In due casi [il primo e il terzo] sei perversioni sono abbandonate. In due casi [il secondo e il quarto] due perversioni sono abbandonate e quattro perversioni non sono abbandonate. In [tutti] i quattro casi otto perversioni sono abbandonate e quattro non sono abbandonate.
Fine del Trattato sulle Perversioni.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Ñāṇamoli, 1982. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Patisambhidavamsa