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Pc 58: Dubbaṇṇakaraṇa – Riconoscere la propria veste

… a Sāvatthī, nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo molti monaci e asceti erranti percorrevano la strada maestra che da Sāketa porta a Sāvatthī. Lungo la strada, alcuni ladri, li derubarono. A Sāvatthī gli uomini del re, dopo aver catturato i ladri con la refurtiva, mandarono un messaggero ai monaci, dicendo: “Lasciate che i venerabili vengano; ognuno, riconoscendo la propria veste, la prenda.” I monaci non le riconobbero. Vennero così criticati: “Come possono i venerabili non riconoscere la propria veste?”
I monaci sentirono queste persone che… si lamentavano. Quindi quei monaci raccontarono la questione al signore. Il signore, a questo proposito, dopo aver convocato il Sangha, dopo aver parlato in modo ragionato di ciò che è opportuno, di ciò che è adatto, si rivolse ai monaci dicendo: “Per questo motivo, monaci, stabilirò una regola di pratica per i monaci basata su dieci motivi: per l’eccellenza del Sangha, per il benessere del Sangha… per stabilire il vero Dhamma e la vera Disciplina.” E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così enunciata: “Quando un monaco ottiene una nuova veste, deve prendere uno qualsiasi dei tre metodi di riconoscimento: o verde scuro, o grigio, o nero. Se un monaco usa una veste nuova senza prendere uno dei tre metodi di riconoscimento, c’è una colpa da espiare.”

Nuova significa: è chiamata così se non è stata mai usata.
Veste significa: qualsiasi veste dei sei (tipi di) vesti.
Tre metodi di riconoscimento significa: si deve prendere anche (solo) un filo d’erba.
Verde scuro significa: ci sono due (tipi di) verde scuro: il verde scuro del bronzo, il verde scuro del fogliame.
Grigio (colore) significa: di color del fango.
Nero significa: tutto ciò che è nero.
Se un monaco … senza prendere uno dei tre metodi di riconoscimento significa: se un monaco usa una veste nuova senza aver adottato uno dei tre metodi di riconoscimento, anche (solo) con un filo d’erba, c’è una colpa da espiare.

Se ne fa uso pensando di non aver ricevuto, quando non ha ricevuto, c’è una colpa da espiare. Se è in dubbio se non ha ricevuto… Se ne fa uso pensando di aver ricevuto quando non ha ricevuto, c’è una colpa da espiare. Se pensa di non aver ricevuto quando invece ha ricevuto, c’è una colpa da espiare. Se dubita di aver ricevuto, c’è una colpa da espiare. Se pensa di aver ricevuto quando invece ha ricevuto, non c’è colpa.

Non c’è colpa se, dopo aver ricevuto, ne fa uso; se ciò che è lecito viene distrutto; se ciò che rendeva lecito l’aspetto viene consumato; se ciò che non era lecito viene cucito insieme a ciò che era lecito; se c’è una toppa; se c’è una tessitura; se c’è una cucitura; se è pazzo, se è la prima colpa. 

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya