Qualunque dolore o lamento ci sia, e i molti tipi di sofferenza nel mondo,
tutti questi sorgono a causa dell’attaccamento, senza attaccamento, questi non si originano.
Perciò sono felici e liberi dal dolore, coloro che sono senza attaccamento per qualsiasi cosa al mondo,
perciò coloro che vogliono ciò che è senza dolore, senza polvere, non dovrebbero avere attaccamento per qualsiasi cosa al mondo.
Per colui che ha raggiunto il suo fine, che non si addolora, completamente liberato,
che ha abbandonato tutti i nodi, è immune da ogni febbre logorante.
Per coloro che non hanno dubbi, coloro che comprendono il cibo rettamente,
come gli uccelli nel cielo, la loro impronta è difficile da trovare.
La sua mente è calma, le sue parole e le sue azioni sono calme,
liberato dalla retta conoscenza, è realmente pacifico.
Colui i cui sensi sono equilibrati, come cavalli ben addestrati dal loro auriga,
che ha abbandonato la presunzione, che è senza influssi impuri — anche i deva lo invidiano.
Guidano chi è addestrato in una folla, un re monta un animale che è stato ben addestrato,
fra gli esseri umani chi è addestrato è il migliore, e può sopportare il rimprovero.
Nobili sono i cavalli ben addestrati, i cavalli di razza del Sindh,
e i grandi elefanti con zanne, e ancora più nobile è colui che ha addestrato se stesso.
Con questi veicoli non si può raggiungere quel luogo,
come chi ha addestrato bene se stesso, addestrato dalla pratica, egli va.
Proprio come la roccia solida non è scossa dal vento,
così i saggi non sono scossi dalla colpa o dalla lode.
Chi indossa la veste ocra ancora impuro,,
non dotato di moderazione e verità, non è degno della veste ocra.
Chi, saldo nella virtù, abbandona ogni impurità,
dotato di moderazione e verità, è degno della veste ocra.
Traduzione in inglese dal pracrito di Bhikkhu Ānandajoti. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Patna Dharmapada