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P-Dhp 34–49: Brāhmaṇavagga – Brahmano

Sforzati e recidi il filo, rimuovi il divenire, brahmano,
conoscendo la distruzione del condizionato, tu sei … brahmano.

Colui dal quale si impara il Dhamma, sia vecchio che giovane,
inchinati a lui con rispetto, come un brahmano si inchina al sacrificio del fuoco.

Colui dal quale si impara il Dhamma insegnato dal Perfetto Sambuddha,
dovresti onorarlo, come un brahmano onora il sacrificio del fuoco.

Non per i capelli arruffati, famiglia o nascita si è un vero brahmano,
colui che allontana la malvagità, piccola o grande, in ogni modo,
che ha distrutto la malvagità, costui è un vero brahmano.

Come l’acqua sulla foglia di loto, come un seme di senape su un ago,
colui che è non macchiato dai desideri, costui è un vero brahmano.

Il sole è radioso quando sorge, la luna splende di notte,
il nobile virtuoso è radioso, il brahmano meditante è radioso,
eppure di giorno e di notte il Buddha è radioso attraverso il suo potere.

Per il quale la riva vicina, la riva lontana o entrambe non esistono,
libero da febbre, distaccato, costui è un vero brahmano.

Quando un brahmano ha, attraverso due cose, attraversato,
per colui che sa, tutti i legami sono annullati.

Colui che ha distrutto il legame, la presunzione e la continua esistenza,
vivendo nel Sangha, dimorando nel Dhamma, il saggio non si avvicina alla società.

Chiunque dovesse dire una parola di verità edotta e non aspra,
attraverso la quale nessuno sarebbe maledetto, costui è un vero brahmano.

Chiunque non si mescoli né con i capifamiglia né con gli asceti,
vagando senza dimora, con pochi desideri, costui è un vero brahmano.

Per colui che non c’è azione-sbagliata con il corpo, con la parola o con la mente,
essendo trattenuto in queste tre cose, costui è un vero brahmano.

Un brahmano non dovrebbe colpire un brahmano, né dovrebbe abbandonarlo,
guai a colui che colpisce un brahmano, e a colui che lo abbandona.

Distruggendo prima la madre, e poi due re nobili,
distruggendo un regno e i suoi seguaci, il brahmano vive senza preoccupazioni.

Il profondamente saggio sagace, esperto del sentiero e del falso sentiero,
che ha raggiunto il bene ultimo, costui è un vero brahmano.

Il meditante, colui che è senza polvere, che ha compiuto il suo dovere, senza influssi impuri,
che ha raggiunto il bene ultimo, costui è un vero brahmano.

Traduzione in inglese dal pracrito di Bhikkhu Ānandajoti. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPatna Dharmapada