Per un essere umano che vive la vita con negligenza il desiderio aumenta come un rampicante avvinghiante,
egli rinasce da un mondo all’altro come una scimmia che cerca frutta nella foresta.
Chi è sopraffatto da questi bassi desideri nel mondo, difficili da superare,
per lui i dolori aumentano come l’erba sotto la pioggia.
Chiunque superi questo greve desiderio nel mondo, difficile da superare,
i dolori scivolano da lui come una goccia d’acqua su un loto.
Questo vi dico: “Buona fortuna a quanti si sono riuniti qui”,
scavate la radice del desiderio, come chi cerca la radice scava l’erba,
per chi ha reciso la radice del desiderio non ci sono dolori, come può esserci paura?
Un uomo con desiderio trasmigra tra nascite e morti,
in questa esistenza o un’altra esistenza, qui e lì, continuamente.
Avendo compreso il pericolo, che il desiderio è l’origine della sofferenza,
libero dal desiderio, senza attaccamento, il monaco dovrebbe errare con presenza mentale.
Quella schiavitù non è così forte dicono i saggi, quella fatta di ferro o legno o canne,
pieni di brama ed eccitati cercano gioielli e orecchini e bambini e mogli —
quella schiavitù è forte dicono i saggi, che trascina in basso, sottile, difficile da liberarsi,
avendo tagliato questo i saggi pacificamente non cercano nulla, abbandonando tutta la sofferenza.
Non con una pioggia di monete si trova soddisfazione per i desideri sensuali,
il saggio sapendo: “I piaceri sensuali hanno poca gioia, molta sofferenza,” non trova diletto nemmeno nei piaceri celesti.
Il discepolo del Perfetto Sambuddha gioisce distruggendo il desiderio.
Senza desiderio, senza attaccamento, retto nelle parole e nella loro spiegazione,
sapendo come le sillabe sono disposte, quali vengono prima e quali dopo, nel suo corpo finale è detto uno con grande saggezza.
Ci sono flussi scorrevoli di affetto e di felicità mentali per una persona,
dipendenti dal piacere cercano la felicità, costoro subiranno nascita e vecchiaia.
Le persone circondate dal desiderio si dimenano come una lepre in una trappola,
sono attaccate e aggrappate a legami, rinasceranno sempre in un grembo.
Sii libero dal passato, sii libero dal futuro, sii libero dal presente, dopo aver attraversato tutta l’esistenza,
con mente totalmente liberata, non riavrai nascita e vecchiaia.
Chi è libero da desideri, libero nella foresta, sebbene libero dalla foresta, ritorna alla foresta,
vieni qui e guarda quella persona, sebbene libera, ritorna alla schiavitù.
I campi sono rovinati da erbacce, le persone sono rovinate dalla brama,
perciò c’è grande frutto per coloro senza brama.
I campi sono rovinati da erbacce, le persone sono rovinate dall’odio,
perciò c’è grande frutto per coloro senza odio.
I campi sono rovinati da erbacce, le persone sono rovinate dall’illusione,
perciò c’è grande frutto per coloro senza illusione.
La deliziosa solitudine nella quale le persone non si dilettano,
coloro senza brama gioiscono, ma non coloro che cercano piaceri sensuali.
Proprio come quando la radice rimane solida e non danneggiata sebbene l’albero sia tagliato dal tronco, esso sorge di nuovo,
allo stesso modo quando la tendenza al desiderio non è sradicata questa sofferenza sorge all’infinito.
Traduzione in inglese dal pracrito di Bhikkhu Ānandajoti. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Patna Dharmapada