Storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Sāvatthī, nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo il venerabile Upananda il Sakya era diventato abile nel confezionare vesti. Realizzò una veste superiore con stoffa vecchia, ben tinta e di ottima fattura, e la indossò.
Proprio in quel momento un asceta errante che indossava una veste costosa si avvicinò a Upananda e gli disse: “La tua veste superiore è bellissima. Ti prego di darmela in cambio della mia veste.”
“Sei sicuro?”
“Lo sono.”
E disse: “Va bene, allora”, e gliela diede.
L’asceta errante indossò la veste superiore e si recò al monastero degli asceti erranti. Gli asceti erranti gli dissero: “Questa tua veste superiore è bellissima. Dove l’hai presa?”
“L’ho scambiata con la mia veste.”
“Ma quanto durerà? L’altra veste era più bella.”
L’asceta errante capì che avevano ragione, così tornò da Upananda e disse: “Ecco la tua veste superiore. Per favore, ridammi la mia.”
“Ma non ti avevo chiesto se eri sicuro? Non te la restituirò.”
Allora quel asceta errante si lamentò e lo criticò: “Anche i capifamiglia si restituiscono l’un l’altro quando si pentono di uno scambio. Come può allora un monaco non fare lo stesso?”
I monaci ascoltarono le lamentele di quel asceta errante e si lamentarono e criticarono Upananda: “Come può il venerabile Upananda barattare con un asceta errante?”
Dopo averlo rimproverato in molti modi, ne parlarono al Buddha. Poco dopo egli riunì il Sangha e interrogò Upananda: “È vero, Upananda, che hai fatto questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha lo rimproverò… “Stolto, come hai potuto fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:
Giudizio finale
Se un monaco si dedica a vari tipi di baratto, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.”
Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Vari tipi:
abiti, cibo elemosinato, una dimora o medicinali; anche un po’ di polvere da bagno, un dentifricio o un pezzo di spago.
Si tratta di un baratto:
se si comporta male dicendo: “Dare questo per questo”, “Portare questo per questo”, “Scambiare questo con questo”, “Scambiare questo con questo”, commette una colpa di cattiva condotta. Quando è stato barattato – i suoi beni sono nelle mani dell’altro e i beni dell’altro sono nelle sue mani – diventa soggetto a rinuncia.
I beni devono essere ceduti a un sangha, a un gruppo o a un individuo. “E, monaci, dovrebbero essere ceduti in questo modo:
“Venerabili, mi sono impegnato in vari tipi di baratto. Questo deve essere ceduto. Lo cedo al Sangha. … il Sangha dovrebbe dare… voi dovreste dare… Vi restituisco questo.”
Permutazioni
Se si tratta di un baratto ed egli lo percepisce come tale, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione. Se si tratta di baratto, ma non ne è sicuro, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione. Se si tratta di baratto, ma non lo percepisce come tale, commette una colpa che comporta rinuncia e confessione.
Se non è un baratto, ma lo percepisce come tale, commette una colpa di cattiva condotta. Se non è un baratto, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se non è un baratto e non lo percepisce come tale, non c’è colpa.
Nessuna colpa
Non c’è colpa: se chiede il valore; se lo dice a un addetto; se dice: “Ho questo e ho bisogno di questo e di quest’altro; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sul baratto, la decima, è terminata.
Il secondo sotto-capitolo sulla seta è terminato.
Questo è il riassunto:
“Seta, interamente, due parti,
Sei anni, stuoia per sedersi;
E due sulla lana, dovrebbe prendere,
due su vari tipi.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Nissaggiya Pācittiya