Skip to content

Ne 10: Āvaṭṭahāravibhaṅga – Sottosezione Contro-Dimostrativa (Segue)

7. Il Nonuplo Filo nel Modo di Trasmettere una Conversione

220. Qual è il Modo di Trasmettere una Conversione? È questo:
“Il modo in cui, quando c’è un Fondamento,
si cerca un Fondamento che permane
poi si convertono gli opposti
ciò è il Modo di Trasmettere una Conversione”.

221. Istigatevi, lanciatevi, dedicatevi alla Dispensazione dell’Illuminato; distruggete gli eserciti della mortalità come un elefante una capanna di canne.
[Le parole “istigatevi, lanciatevi” sono il fondamento dell’energia. [“Dedicatevi alla Dispensazione dell’Illuminato” sono il fondamento della concentrazione. [Le parole: “Distruggete le armate della mortalità come un elefante una capanna di canne” sono il fondamento della conoscenza.
[Le parole: “Istigatevi, lanciatevi” sono il fondamento della facoltà dell’energia. [“Dedicatevi alla Dispensazione dell’Illuminato” sono il fondamento della facoltà della concentrazione.
[Le parole: “Distruggete le armate della mortalità come un elefante una capanna di canne” sono il fondamento della facoltà della conoscenza.
Questi fondamenti costituiscono l’insegnamento [che inizia con “Istigatevi”].

222. L’istigazione è per le creature che si stanno già dedicando o che non si stanno ancora dedicando.

223. In questo caso, coloro che non si dedicano solo perché sono radicati nella negligenza. Questa negligenza è di due tipi: radicata nella brama e radicata nell’ignoranza.

224. Per quanto riguarda la negligenza radicata nell’ignoranza, è radicata nella negligenza quella che è chiusa da una tale incoscienza da non comprendere come le cinque categorie siano inseparabili dall’idea del sorgere e del cessare.
Tale [negligenza] radicata nella brama è di tre tipi: (i) quando qualcuno cerca il sorgere delle proprietà non sorte, cade nella negligenza; [e quando cerca] (ii) il segno della conservazione e (iii) il segno dell’uso delle proprietà appena sorte, cade nella negligenza.
Questi sono i quattro tipi di negligenza nel mondo: un tipo dovuto all’ignoranza e tre tipi dovuti alla brama.

225. In questo caso, Il nome-corpo è il fondamento dell’ignoranza e la forma-corpo è il fondamento della brama. Perché? Nei tipi di essere (esistenza) che hanno forma ci si attacca ad essi, e nei tipi di essere (esistenza) senza forma c’è confusione [su di essi].

226. In questo caso, la forma-corpo è la categoria della forma, [e] il nome-corpo è le quattro categorie senza forma.

227. In virtù di che cosa i cinque sono categorie dell’attaccamento? In virtù della brama e dell’ignoranza.

228. In questo caso, la brama è costituita da due tipi di attaccamento, ossia l’attaccamento al desiderio sensuale e l’attaccamento alla virtù e al dovere, mentre l’ignoranza è costituita da due tipi di attaccamento, ossia l’attaccamento alla visione e l’attaccamento all’auto-disciplina.

229. Tutte le categorie dell’attaccamento [così chiamate] in virtù di questi quattro tipi di attaccamento, sono sofferenza. Il Beato insegna la Vera Idea per la diagnosi e l’abbandono di esse: per la diagnosi della sofferenza e l’abbandono della sua origine.

230. In questo caso, uno qualsiasi dei tre tipi di negligenza radicati nella brama (1) cerca il sorgere delle proprietà non ancora sorte e (2) lavora per la conservazione e (3) il segno dell’uso delle proprietà sorte.

231. La quiete protegge e previene questa [negligenza] attraverso una penetrazione totale. In che modo? Quando si conosce, nel caso dei desideri sensuali, la gratificazione in quanto gratificazione, la delusione in quanto delusione, la fuga in quanto fuga, e anche la degradazione, la corruzione e la purificazione, e i benefici della rinuncia, allora qualsiasi indagine, qualsiasi esame, è visione profonda. Queste due idee si realizzano attraverso il mantenimento in essere, cioè la quiete e la visione profonda. Quando queste due idee sono mantenute in essere, due idee vengono abbandonate, ossia la brama e l’ignoranza. Quando queste due idee vengono abbandonate, cessano i quattro tipi di attaccamento; con la cessazione dell’attaccamento, cessa l’essere; con la cessazione dell’essere, cessa la nascita; con la cessazione della nascita, cessano l’invecchiamento e la morte, nonché il dispiacere e il lamento, il dolore, la pena e la disperazione; è così che cessa l’intera categoria della sofferenza.

232. Le prime due verità sono la sofferenza e l’origine; la quiete e la visione profonda sono il sentiero; la cessazione in essere è l’estinzione. Queste sono le quattro verità. Ecco perché il Beato ha detto: “Istigatevi, lanciatevi, …”.

233. Come un albero, anche se abbattuto, germoglia di nuovo finché la sua radice è salda e intatta, così anche questo dolore nasce sempre e comunque con la tendenza al desiderio inalterata.
Questa è la tendenza di fondo alla brama. A quale tipo di brama? Al desiderio di essere (esistenza). La condizione per questa idea è l’ignoranza, perché è con l’ignoranza come condizione che c’è il desiderio di essere (esistenza). Questi sono i due demoni: la brama e l’ignoranza. E questi sono i quattro tipi di attaccamento.

234. Tutte le categorie di attaccamento [così chiamate] in virtù di questi quattro tipi di attaccamento sono sofferenza. I quattro tipi di attaccamento sono l’Origine, mentre le cinque categorie sono la sofferenza. Il Beato insegna la Vera Idea per la loro diagnosi e il loro abbandono: per la diagnosi della sofferenza e l’abbandono dell’origine.

235. La quiete è il modo in cui si elimina la tendenza alla brama; la visione profonda è il modo in cui si elimina l’ignoranza, condizione per la tendenza alla brama. Queste due idee si realizzano attraverso il mantenimento in essere, cioè la quiete e la visione profonda.

236. Il frutto della quiete è la liberazione del cuore dovuta all’affievolirsi della concupiscenza; il frutto della visione profonda è la liberazione della conoscenza dovuta all’affievolirsi dell’ignoranza.

237. Quindi le prime due verità sono la sofferenza e la sua origine; la quiete e la visione profonda sono il sentiero e i due tipi di liberazione sono la cessazione. Queste sono le quattro verità. Ecco perché il Beato disse: “Proprio come un albero…”.

238. Non fare alcun tipo di male, perfezionare l’abilità salutare e purificare il proprio cuore:
Questa è la Dispensazione dei Buddha.
Il termine “qualsiasi tipo di male” indica i tre tipi di cattiva condotta, ossia la cattiva condotta fisica, la cattiva condotta verbale e la cattiva condotta mentale. Questi sono i dieci corsi d’azione non salutari: uccidere esseri viventi, prendere ciò che non è dato, e la cattiva condotta nei desideri sensuali; le parole false, le parole maligne, le parole offensive e i pettegolezzi; e la cupidigia, la cattiva volontà e la falsa visione.

239. Si tratta di due tipi di azione: quella scelta e quella concomitante alla cognizione.

240. In questo caso, l’uccisione di esseri viventi, le parole maliziose e le parole offensive sono plasmate dall’odio; il prendere ciò che non è dato, la cattiva condotta nei desideri sensuali e le parole false sono plasmate dalla brama; e il pettegolezzo è plasmato dall’illusione. Questi sette tipi di azione sono l’azione come scelta.

241. La cupidigia è l’avidità come radice del non salutare; la cattiva volontà è l’odio come radice del non salutare; la falsa visione è il falso sentiero. Questi tre tipi di azione sono l’azione come concomitante della cognizione. Ecco perché è stato detto “azione come scelta e azione come concomitante della cognizione”.

242. Quando una radice di ciò che non è salutare arriva a [esprimersi con] i mezzi [consistenti nel corpo o nella parola], arriva a [esprimersi come] una [delle quattro] vie cattive, cioè quelle attraverso la volontà, l’odio, la paura o l’illusione.

243. In questo senso, quando viene [espressa come] via cattiva attraverso la volontà, viene plasmata dalla brama; quando viene [espressa come] via cattiva attraverso l’odio, viene plasmata dall’odio; quando viene [espressa come] via cattiva attraverso la paura e l’illusione, viene plasmata dall’illusione.

244. In questo caso la brama viene abbandonata attraverso la ripugnanza, l’odio attraverso la gentilezza amorevole e l’illusione attraverso la conoscenza. Allo stesso modo, la brama viene abbandonata attraverso l’equanimità della visione, l’odio attraverso la gentilezza amorevole e la compassione, e l’illusione viene abbandonata e scompare attraverso la simpatia e la gioia. Ecco perché il Beato disse: “Non fare alcun tipo di male…”.

245. Ciò che viene chiamato “qualsiasi tipo di male” sono le otto false realtà, ossia la falsa visione, la falsa intenzione, la falsa parola, la falsa azione, il falso modo di vivere, il falso sforzo, la falsa consapevolezza e la falsa concentrazione. Questi sono chiamati “qualsiasi tipo di male”. Qualsiasi non effetto, non azione e non pratica di questi otto mali è chiamata “non fare alcun tipo di male”.

246. Quando si abbandonano le otto imperfezioni, le otto rettitudini raggiungono l’eccellenza (sampajjanti). Ogni attuazione, che produce eccellenza (sampādana), delle otto Rettitudini è chiamata “perfezionamento (upasampadā) dell’abilità salutare”.

247. “E purificare il proprio cuore” è l’attuazione, il mantenimento in essere, dell’Antico Sentiero, è la consapevolezza di ciò. Quando il cuore è purificato, le categorie si purificano. Ecco perché il Beato disse (Monaci, una vita divina è vissuta sotto un Perfetto allo scopo di purificare il cuore)

248. La purificazione è di due tipi: l’abbandono degli ostacoli e l’eliminazione delle tendenze di fondo. Ci sono anche due piani di purificazione, quello della visione e quello del mantenimento in essere.

249. In questo caso, ciò che si purifica con la penetrazione è la Sofferenza. Ciò da cui ci si purifica è l’Origine. Ciò da cui ci si purifica è il Sentiero. E ciò che viene purificato è la Cessazione. Queste sono le quattro Verità. Per questo il Beato disse: “Non fare alcun tipo di male…”.

250. La Vera Idea protegge colui che vi cammina, come un grande ombrello in tempo di pioggia. La ricompensa dell’Ideale, quando si cammina nel modo retto, è questa:
Chi vi cammina non ha una cattiva rinascita.
Ciò che viene chiamato “la Vera Idea” è di due tipi, cioè (1) la facoltà-limite e (2) il Sentiero. Una “cattiva rinascita” è di due tipi, cioè: rispetto ai deva e agli esseri umani, gli stati di malessere sono una cattiva rinascita; ma rispetto all’estinzione, tutti i tipi di rinascita sono una cattiva rinascita.

251. (1) In questo caso, nel caso della virtù come vincolo, c’è il mantenerla intatta, e questa Vera Idea, quando si cammina nel modo retto, protegge dagli stati di malessere. Di conseguenza il Beato disse: “Monaci, ci sono due tipi di rinascita per chi è virtuoso: i deva e gli esseri umani”.
E di conseguenza il Gāmaṇī Asibandhakaputta disse al Beato nella città di Nālandā (“Venerabile signore, ci sono deva del Paese Occidentale (?) che usano un kamaṇḍalu (recipiente per bere per gli asceti), che indossano ghirlande di alghe d’acqua, che [mattina e sera] scendono in acqua e che adorano i fuochi.
Quando qualcuno è deceduto e morto, lo assecondano e lo costringono, cercando di fargli ottenere una rinascita nei mondi celesti. Ora, venerabile signore, il Beato è in grado di fare in modo che tutto il mondo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinasca nel mondo celeste?” – ”A questo proposito, Gāmaṇī, ti farò una domanda in cambio; rispondi come vuoi. Come concepisci questo, Gāmaṇī? In questo caso un uomo potrebbe essere un assassino di esseri viventi, uno che prende ciò che non gli è dato, che si abbandona ai desideri sensuali, che dice il falso, che parla male, che parla in modo offensivo, che fa pettegolezzi, che è bramoso, che ha la cattiva volontà nel cuore e che vede male. Allora un gran numero di persone si riunì e si radunò, e implorarono e supplicarono a mani giunte: “Oh, possa quest’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascere in un mondo celeste”, come lo concepisci, Gāmaṇī, a causa della supplica di quel gran numero di persone, a causa della loro implorazione, a causa della loro supplica a mani giunte, quell’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascerà in un mondo celeste? – Gāmaṇī, supponiamo che un uomo getti una grossa pietra in un profondo specchio d’acqua, e che un gran numero di persone si riunisca e si raduni, e che implori e supplichi a mani giunte: “Oh signori, fate emergere la pietra, oh signori, fate galleggiare la pietra, oh signori, lasciate che la pietra galleggi sulla terraferma“, come concepisci questo, Gāmaṇī, a causa della loro supplica, a causa della loro implorazione, a causa della loro supplica a mani giunte, quella pietra emergerebbe, galleggerebbe in superficie, galleggerebbe sulla terraferma”? – “No, venerabile signore”. – Allo stesso modo, Gāmaṇī, quando un uomo è un assassino di esseri viventi, … e sbagliando nella sua visione, per quanto un grande numero di persone possa incontrarsi e riunirsi e possa implorare e supplicare a mani giunte “Oh, possa quest’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascere in un mondo celeste”, tuttavia quell’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, potrebbe rinascere in uno stato di malessere, in una cattiva destinazione, nella perdizione, negli inferi. Come concepisci questo, Gāmaṇī? In questo caso un uomo si è astenuto dall’uccidere esseri viventi, … retto nella sua visione.
Allora un gran numero di persone si è riunito e si è radunato e ha implorato e supplicato a mani giunte: “Oh, possa quest’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascere in uno stato di malessere, in una cattiva destinazione, negli inferi”, come puoi concepire questo? Gāmaṇī, a causa di quel gran numero di persone che implorano, supplicano a mani giunte, quell’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascerà in uno stato di malessere, in una cattiva destinazione, negli inferi”? – No, venerabile signore”. – “Gāmaṇī, supponiamo che un uomo abbia fatto affondare una pentola per il ghee o per l’olio in una pozza d’acqua profonda e l’abbia fissata in modo che la sabbia o la ghiaia che vi era andasse sul fondo e il ghee o l’olio che vi era andasse in superficie, e poi un gran numero di persone si sia riunito e abbia implorato e supplicato a mani giunte ‘Oh signori, lasciate che il ghee, l’olio, affondi; oh signori, lasciate che il ghee, l’olio, affondi“, come concepisci questo, Gāmaṇī, a causa della supplica di quel grande numero di persone, a causa della loro implorazione, a causa della loro supplica a mani giunte, quel ghee, quell’olio, affonderà, sprofonderà”? -“No, venerabile signore”. “Allo stesso modo, Gāmaṇī, quando un uomo si astiene dall’uccidere esseri viventi, … per quanto un gran numero di persone possa riunirsi e radunarsi e possa implorare e supplicare a mani giunte “Oh, possa quest’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascere in uno stato di malessere, in una cattiva destinazione, negli inferi”, tuttavia quell’uomo, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, potrebbe rinascere in una buona destinazione, in un mondo celeste”).
Quindi è questa Vera Idea che, se percorsa correttamente, protegge dagli stati di malessere.

252. (2) In questo caso, l’acutezza, l’eccezionalità della Via è la “Vera Idea” che, se percorsa correttamente, protegge da ogni tipo di rinascita. Di conseguenza il Beato disse:
“Quindi, se la sua cognizione è sorvegliata, se ha come pascolo la retta intenzione, se pone la retta visione al primo posto attraverso la conoscenza dell’ascesa e della caduta; se trascende la sonnolenza e la letargia, il monaco può abbandonare tutte le cattive rinascite.”

253. In questo caso, la causa delle cattive rinascite è la brama e l’ignoranza. Questi sono i quattro tipi di attaccamento.

254. Tutte le categorie di attaccamento [così chiamate] in virtù di questi quattro tipi di attaccamento sono sofferenza. I quattro tipi di attaccamento sono Origine, mentre le cinque categorie sono Sofferenza. Il Beato insegna la Vera Idea per la loro diagnosi e il loro abbandono: per la diagnosi della sofferenza e per l’abbandono della sua origine.

255. Qui le cinque facoltà che hanno forma sono il fondamento della brama, mentre la facoltà mentale è il fondamento dell’ignoranza.

256. Chi custodisce le cinque facoltà che hanno forma mantiene la concentrazione in essere e dissuade la brama, mentre chi custodisce la facoltà mentale mantiene la visione profonda in essere e dissuade l’ignoranza.

257. Con la dissuasione della brama si abbandonano due tipi di attaccamento, cioè l’attaccamento al desiderio sensuale e l’attaccamento alla virtù e del dovere, mentre con la dissuasione dell’ignoranza si abbandonano due tipi di attaccamento, cioè l’attaccamento alla visione e l’attaccamento alla dottrina del Sè.

258. Quando i quattro tipi di attaccamento sono abbandonati, due idee si realizzano attraverso il mantenimento in essere, cioè la quiete e la visione profonda: questa è chiamata Vita Divina.

259. Il frutto della Vita Divina è costituito dai quattro frutti dello stato di monaco, ossia il frutto dell’entrata-nella-corrente, il frutto del Ritornare-una-sola-volta, il frutto del Non-Ritorno e il frutto più alto che è la condizione di arahant. Questi sono i quattro frutti della Vita Divina.

260. Ci sono quindi le prime due Verità, cioè la sofferenza e la sua origine; la quiete e la visione profonda e la Vita Divina sono il Sentiero; i frutti della Vita Divina e l’Elemento Indeterminato, che ne è l’oggetto, sono la Cessazione. Queste sono le quattro Verità. Ecco perché il Beato disse: “La vera idea custodisce…”.

261. In questo caso, ciò dalla cui penetrazione essa protegge è la Sofferenza. Ciò da cui protegge è l’Origine. Ciò da cui protegge è il Sentiero. E ciò che protegge è la Cessazione. Queste sono le quattro Verità.

262. Ecco perché il venerabile Mahā-Kaccāna disse:
“Il modo in cui, quando c’è un Fondamento,
si cerca un Fondamento che permane
poi si converte gli opposti
ciò è il Modo di Trasmettere una Conversione”.

Il Modo di Trasmettere una Conversione è terminato.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Ñāṇamoli, 1977, The Pali Text Society, Oxford. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoNetti