Punto controverso: Chi realizza un frutto conserva i suoi effetti anche dopo aver realizzato un frutto superiore.
Commentario: Esistono due tipi di realizzazioni spirituali: la realizzazione al momento presente e la realizzazione che matura alla rinascita in altri mondi. Ma alcuni, come gli Uttarapathaka, ritengono che ve ne sia un altro, ossia il mantenimento delle realizzazioni passate come realizzazione permanente in qualche mondo celeste Bupa o Arupa. Quest’ultimo tipo di realizzazione viene mantenuto finché il conseguimento dei Jhana non ha “esaurito la sua forza”. La visione Theravada è che non esiste una qualità di questo tipo, ma che tutte le dotazioni personali sono mantenute solo come realizzazioni distinte, finché non vengono cancellate da altre realizzazioni.
Theravāda: Voi dite, infatti, che un Arahant è dotato di tutti i Quattro Frutti, un colui-che-non-ritorna di tre, un colui-che-ritorna-una-sola-volta di due. Allora dovete anche ammettere che un Arahant è dotato di quattro contatti, quattro sensazioni, quattro percezioni, quattro formazioni mentali, quattro pensieri, quattro fedi, energie, consapevolezze, concentrazioni, conoscenze; il Non-ritorno con tre di queste, il Ritornare-una-sola-volta con due di queste, cosa che dovete negare.
Inoltre, se un arahant è dotato della prima realizzazione, della seconda e della terza, deve essere colui che possiede le caratteristiche di tutte e tre le classi del primo, del secondo e di tutte e cinque le classi del terzo stadio. Allora sarebbe giustamente descritto come uno e tutti allo stesso tempo, il che è assurdo. Lo stesso argomento vale per coloro che hanno realizzato il Terzo e il Secondo frutto.
Inoltre, ammettete che chi è dotato del frutto dell’entrata-nella-corrente è giustamente chiamato “colui-che-è-entrato-nella-corrente”. Ma la stessa persona è sia colui-che-è-entrato-nella-corrente che arahant? Lo stesso vale per gli altri due frutti. Allo stesso modo, la stessa persona è sia colui-che-non-ritorna che colui-che-è-entrato-nella-corrente, o sia colui-che-ritorna-una-sola-volta che colui-che-non-ritorna?
Non ammettereste che l’arahant si è evoluto oltre il frutto del primo sentiero? Sì, direte voi; allora non potete mantenere la vostra tesi.
Perché, se volete sostenere coerentemente che l’Arahant è ancora dotato di quel Sentiero e di quel Frutto da cui si è evoluto e oltre il quale si è evoluto, dovete anche attribuirgli tutte quelle corruzioni da cui si evolve colui-che-è-entrato-nella-corrente, il che è assurdo. Lo stesso vale per gli altri Sentieri e Frutti. E allo stesso modo per colui-che-non-ritorna e colui-che-ritorna-una-sola-volta.
Uttarāpathaka: Ma se è sbagliato dire che un arahant è dotato di quattro frutti e non di uno, un colui-che-non-ritorna di tre e non di uno, un colui-che-ritorna-una-sola-volta di due e non di uno, negate forse che l’arahant abbia realizzato quattro frutti e non se ne sia allontanato, un colui-che-non-ritorna di tre e così via? Non lo negate. Perciò è giusto dire: Essi “sono dotati” di quattro, tre, due Frutti.
Theravāda: Ammetto che li hanno realizzati e non se ne sono allontanati. Ma io dico che, se affermate che sono dotati dei Frutti, dovete a maggior ragione affermare che sono dotati dei rispettivi Sentieri. Ma spingendo l’argomentazione un passo più in là, abbiamo visto che siete caduti nell’assurdità di attribuire la corruzione agli arahant.
The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Kathavatthu