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G-Dhp 224–242: Paṇḍitavagga – Saggio

Chi gioisce nel Dharma
riposa sereno, con mente pacificata.
Il saggio che comprende la Legge,
si diletta sempre nella saggezza.

Come un lago limpido
è chiaro e senza impurità,
così, ascoltando il Dharma,
il saggio diventa puro.

L’uomo virtuoso è saggio in ogni cosa,
non brama piaceri mondani.
Né nella gioia né nel dolore
si lascia scuotere: è saldo nella visione.

Prima controlla te stesso,
poi guida gli altri.
Così il saggio agisce
senza macchia e senza rimpianto.

Non associarti agli iracondi,
ai malvagi, ai bugiardi, agli arroganti.
Chi frequenta tali compagnie
presto cade nell’oscurità.

Ma unisciti ai virtuosi,
agli umili, ai saggi, ai compassionevoli.
Chi frequenta tali amici
cresce nella luce.

Chi istruisce e consiglia,
e si trattiene dagli errori,
è caro ai saggi,
ma odiato dagli stolti.

Evita chi è malvagio,
senza virtù, senza disciplina.
Segui il saggio illuminato,
che indica il retto sentiero.

Chi teme ciò che è da temere
è libero dal pericolo.
Coltiva il bene con azioni, parole e pensieri,
e raggiungerai una felicità senza limiti.

Finché vive, il saggio
deve perseverare nella saggezza.
Finché non abbandona il Dharma,
la luce della conoscenza non si spegne.

Anche solo per un istante,
se il saggio si risveglia,
allora il Dharma splende in lui,
e la saggezza si rivela.

Lo stolto non conosce il saggio,
come il cucchiaio non conosce il sapore del cibo.
Ma il saggio riconosce il saggio,
come la lingua distingue i sapori.

Il Dharma risplende in ogni luogo,
come la luce degli antichi veggenti.
I saggi lo proclamano con parole pure:
il Dharma è la luce eterna.

Le scritture antiche non sono oscure,
né inaccessibili alla comprensione.
Chi le ascolta con cuore puro,
senza dispute, le comprende.

La mente serena riflette,
la mente pura discerne.
Nel mondo, nulla è nascosto
a chi cerca con sincerità.

Chi si aggrappa alle critiche
non trova pace.
Come una freccia conficcata nella carne,
il risentimento tormenta.

A volte si rimane in silenzio,
a volte si risponde.
Ma né l’uno né l’altro è assoluto:
la verità sta nella saggezza.

Chi risponde con pazienza,
senza ira né orgoglio,
con mente lucida e virtù salda,
è degno di ammirazione.

Nemmeno i deva possono biasimare
colui che è puro di cuore.
Figuriamoci un semplice mortale!

Gāndhārī Dharmapada, John Brough, London 1962. Tradotto dal gandhari con l’IA.

TestoGāndhārī Dharmapada