DN 33: Sangiti Sutta - Recitando insieme a memoria
1.1. Così ho sentito. Una volta il Beato stava percorrendo la regione Malla con una grande comunità di circa 500 monaci. Giunto a Pava, la capitale dei Malla, soggiornò nel boschetto di Mango di Cunda il fabbro.
1.2. Ora in quel tempo era stata costruita una nuova sala per le
riunioni dei Malla di Pava, chiamata Ubbhataka, e non era ancora stata
occupata da qualche asceta o brahmano, o da altre persone. Saputo che il
Beato soggiornava nel boschetto di mando di Cunda, i Malla di Pava gli
resero visita. Lì giunti, dopo averlo salutato con rispetto, si
sedettero ad un lato, poi dissero:
“Signore, i Malla di Pava hanno recentemente edificato una nuova sala
per le riunioni chiamata Ubbhataka, e non è stata ancora occupata da
qualche asceta o brahmano, o da altre persone. Se desidera il Beato
usarla per primo! Se il Beato acconsente ci sarà felicità e benessere
per i Malla di Pava.” Il Beato acconsentì in silenzio.
1.3. Rilevando il suo assenso, i Malla si alzarono, lo salutarono con rispetto e si recarono nella sala delle riunioni. Posizionarono tappeti tutt’intorno, disposero le sedie, collocarono all’esterno un bacile d’acqua e una lampada ad olio, e poi, ritornarono dal Beato, e dopo averlo salutato, si sedettero ad un lato e lo informarono di ciò che avevano fatto, dicendo: “Tutto è pronto, Signore.”
1.4. Quindi il Beato si vestì, prese mantello e scodella e si recò nella sala delle riunioni assieme ai monaci. Lì lavò i piedi, poi entrò nella sala e sedette vicino al pilastro centrale, rivolto ad est. I monaci, dopo aver lavato i piedi, entrarono nella sala e sedettero lungo il muro occidentale rivolti ad oriente, di fronte al Beato. I Malla di Pava lavarono i piedi, entrarono nella sala e sedettero lungo il muro orientale rivolti ad occidente, con il Beato dinanzi. Quindi il Beato parlò del Dhamma ai Malla fino a notte inoltrata, istruendoli, ispirandoli, esortandoli e deliziandoli. Poi li congedò dicendo: “Vasettha, la notte è oramai trascorsa. Siete liberi di andare.” “Molto bene, Signore.” – risposero i Malla. Così si alzarono, e dopo aver salutato con rispetto il Beato, se ne andarono.
1.5. Appena andati via i Malla il Beato, osservando i monaci seduti in
silenzio, disse al Venerabile Sariputta: “I monaci sono liberi da
pigrizia e torpore, Sariputta, credo sia opportuno offrire loro un
discorso sul Dhamma. Ho mal di schiena. Ho bisogno di riposare.” “Bene,
Signore.” – replicò Sariputta. Allora il Beato, dopo aver piegato il suo
mantello in quattro parti, si sdraiò sul lato destro nella posizione del
leone, con un piede sopra l’altro, e riposò mentalmente presente e
vigile.
1.6. Ora a quel tempo Nigantha Nataputta era appena morto a Pava. Dopo
la sua morte i Nigantha si divisero in due fazioni, sempre in conflitto
fra loro … (come DN 29, v. 1). Anche i seguaci laici vestiti di bianco
furono disgustati nel vedere la propria dottrina e disciplina non ben
proclamata, … malgrado fosse stata proclamata da un perfetto illuminato
ora era senza guida e sostegno.
1.7. Il Venerabile Sariputta si rivolse ai monaci, facendo riferimento a tale situazione, dicendo: “Così la loro disciplina non fu ben proclamata ed insegnata, fu inadatta, inefficace nel calmare le passioni, malgrado fosse stata proclamata da un perfetto illuminato. Ma, amici, questo Dhamma è stato ben proclamato dal Beato, il Perfetto Risvegliato. Così lo reciteremo tutti assieme in armonia, in modo che questa vita santa possa durare e persistere per molto tempo, per il benessere e la felicità dei molti, con compassione per il mondo, per il beneficio, per la prosperità e la felicità di deva ed uomini. E qual è questo Dhamma che è stato ben proclamato dal Beato?
C'è una realtà che è stata perfettamente proclamata dal Beato che sa e che vede, il Buddha perfettamente illuminato. In questo modo dovremmo recitarla a memoria insieme … per il benessere e la felicità di deva ed uomini.
1.8. Qual è questa realtà?
(1) Tutti gli esseri sono sostenuti dal nutrimento.
(2) Tutti gli esseri sono sostenuti da condizioni.
1.9. Ci sono [gruppi di] due realtà che sono state ben proclamati dal
Beato … Quali sono?
(1) Mente e corpo
(2) Ignoranza e brama di esistere/essere,
(3) Credere nell'esistenza e credere nella non-esistenza,
(4) Assenza di vergogna e di morale
(5) Vergogna di commettere trasgressioni e paura di commettere
trasgressioni.
(6) Violenza e familiarità con ciò che è male
(7) Gentilezza e familiarità con ciò che è bene
(8) Saper riconoscere le colpe e il procedimento di redenzione
(9) Saper entrare e ritornare dai jhana
(10) Saper riconoscere i 18 elementi e prestargli attenzione.
(11) Saper riconoscere le 12 sfere dei sensi e la coproduzione
condizionata
(12) Saper riconoscere quali sono o non sono cause
(13) Onestà e modestia
(14) Pazienza e gentilezza
(15) Parole gentili e cortesia
(16) Non nuocere e purezza
(17) Mancanza di presenza mentale e di chiara consapevolezza
(18) Presenza mentale e chiara consapevolezza
(19) Porte dei sensi non controllate e non moderazione nel cibo
(20) Porte dei sensi controllate e moderazione nel cibo
(21) Poteri della presenza mentale e della concentrazione
(22) Poteri di giudizio e di cultura
(23) Calma e visione profonda
(24) Il segno della calma e il suo attaccamento
(25) Sforzo e non distrazione
(26) Virtù e retta visione
(27) Mancanza di virtù e di retta visione
(28) Pura virtù e pura visione
(29) Pura visione e retto sforzo,
(30) Retto sforzo,
(31) Non essere soddisfatto di azioni salutari e non evitare lo sforzo
(32) Conoscenza e liberazione,
(33) Conoscenza della distruzione degli influssi impuri e loro completo
abbandono.
Questi sono [ i gruppi di] due realtà che sono state ben proclamati dal
Beato ... In questo modo dovremmo recitarli a memoria insieme... per il
benessere e la felicità di deva ed uomini.
1.10. Ci sono [gruppi di] tre realtà … Quali sono?
(1) Tre radici non salutari: dell'avidità, dell'avversione e
dell'illusione
(2) Tre radici salutari: della non avidità, della non avversione e della
non illusione
(3) Tre tipi di cattiva condotta: fisica, verbale e mentale
(4) Tre tipi di retta condotta: fisica, verbale e mentale
(5) Tre tipi di pensiero non salutare: sensuale, ostile, crudele
(6) Tre tipi di pensiero salutare: di rinuncia, di non ostilità, i non
crudeltà
(7) Tre tipi di motivazione non salutare: tramite sensualità, ostilità,
crudeltà
(8) Tre tipi di motivazione salutare: tramite rinuncia, non ostilità,
non crudeltà
(9) Tre tipi di percezione non salutare: sensuale, ostile, crudele
(10) Tre tipi di percezione salutare: di rinuncia, di non ostilità, di
non crudeltà
(11) Tre elementi non salutari: sensualità, ostilità, crudeltà
(12) Tre elementi salutari: rinuncia, non ostilità, non crudeltà
(13) Altri tre elementi: l'elemento del desiderio dei sensi, l'elemento
della forma(materia), l'elemento della non forma (immateriale)
(14) Altri tre elementi:l'elemento della forma, l'elemento della non
forma, l'elemento della cessazione
(15) Altri tre elementi: l'elemento inferiore, l'elemento medio,
l'elemento Beato
(16) Tre tipi di brama: brama sensuale, brama per il divenire, brama per
il non divenire
(17) Altri tre tipi di brama: brama per il mondo dei desideri sensuali,
per il mondo della forma, per il mondo della non forma
(18) Altri tre tipi di brama: per il mondo della forma, per il mondo
della non forma, per la cessazione
(19) Tre catene: credere in un sé, dubbio, attaccamento a pratiche e
rituali
(20) Tre impurità: desiderio sensuale, divenire, ignoranza
(21) Tre tipi di divenire: nel mondo dei desideri sensuali, della forma,
nel mondo della non forma
(22) Tre ricerche: del desiderio sensuale, del divenire, per la vita
santa
(23) Tre forme d'orgoglio: “Io sono migliore di …”, “Io sono uguale a
...” “Io sono peggiore di ...”
(24) Tre tempi: passato, futuro, presente
(25) Tre esiti: personalità, sua nascita, sua cessazione
(26) Tre sensazioni: piacevole, dolorosa, neutra
(27) Tre tipi di sofferenza: come dolore, come inerente alle formazioni,
a causa del cambiamento
(28) Tre accumulazioni: cattiva con risultato sicuro; buona con
risultato sicuro; incerta,
(29) Tre oscuramenti: esitazione, paura, indecisione, incertezza,
riguardo al passato, al futuro ed al presente.
(30) Tre cose contro le quali un Tathagata non ha bisogno di protezione:
un Tathagata possiede pura condotta fisica, verbale e mentale, non c'è
inabilità dell'azione fisica, verbale e mentale
(31) Tre ostacoli: avidità, avversione, illusione,
(32) Tre fuochi: avidità, avversione, illusione
(33) Altri tre fuochi: il fuoco di coloro che dovrebbero essere
riveriti, del capofamiglia, di coloro degni di offerte
(34) Triplice classificazione della materia: visibile e resistente,
invisibile e resistente, invisibile e non resistente
(35) Tre tipi di formazione karmica: meritoria, demeritoria,
imperturbabile,
(36) Tre persone: chi impara, chi non impara, nessuno dei due,
(37) Tre anziani: per età, per il Dhamma, per convenzione
(38) Tre fondamenti di merito: generosità, virtù, meditazione
(39) Tre fondamenti di biasimo: su ciò che si è visto, sentito e
sospettato,
(40) Tre tipi di rinascita nel regno della sfera del desiderio sensuale:
Vi sono esseri che desiderano ciò che a loro si offre, e sono catturati
da quel desiderio, come gli esseri umani, alcuni deva ed alcuni esseri
nei regni di dolore. Vi sono esseri che desiderano ciò che hanno creato,
… come i deva Che Godono delle Loro Creazioni. Ci sono esseri che godono
delle altrui creazioni, … come i deva Che Hanno il Potere sulle Altrui
Creazioni.
(41) Tre rinascite felici: vi sono esseri che, avendo prodotto la
felicità in un modo continuo, ora sono felici, come i deva al seguito di
Brahma. Esseri colmi di felicità, immersi nella felicità, pieni di
felicità: i deva Radiosi (Abhassara). Esseri immersi nella felicità e
nella suprema beatitudine: i Luminosi (Subhakinna).
(42) Tre tipi di saggezza: del maestro, del discepolo, di nessuno dei
due.
(43) Altri tre tipi di saggezza: basata sullo studio, sul pensiero,
sullo sviluppo mentale [meditazione].
(44) Tre armi: istruzione, libertà, saggezza.
(45) Tre facoltà: conoscere ciò che si conosce, suprema conoscenza, ciò
che si conosce.
(46) Tre occhi: fisico, divino, della saggezza.
(47) Tre tipi di pratica: virtù superiore, saggezza superiore,
conoscenza superiore.
(48) Tre tipi di sviluppo: fisico, verbale, mentale.
(49) Tre “insuperabili: visione, pratica, liberazione.
(50) Tre tipi di concentrazione: col pensiero applicato e sostenuto, col
pensiero sostenuto senza il pensiero applicato, senza nessuno dei due.
(51) Altri tre tipi di concentrazione: sulla vacuità, senza segni, senza
desiderio.
(52) Tre purezze: fisica, verbale, mentale.
(53) Tre qualità del saggio: fisica, verbale, mentale.
(54) Tre abilità: avanzata, mediocre, specializzata.
(55) Tre tipi di inebrianti: salute, gioventù, vita.
(56) Tre influenze predominanti: della propria persona, del mondo, del
Dhamma.
(57) Tre temi di discussione: sul passato: ‘ Così era '; sul futuro: ‘
Così sarà; sul presente: ‘ Così è.
(58) Tre conoscenze: delle precedenti vite, della morte e della
rinascita degli esseri, della distruzione degli influssi impuri.
(59) Tre dimore: deva, Brahma, Ariya.
(60) Tre miracoli: dei poteri psichici, della telepatia,
dell'insegnamento.
“Questi sono i [gruppi di] tre realtà che sono state proclamate
perfettamente dal Beato... In questo modo dovremmo recitarli a memoria
insieme... per il benessere e la felicità di deva ed uomini.
1.11.Ci sono [gruppi di] quattro realtà... Quali sono?
(1) Quattro fondamenti della presenza mentale: Qui, un monaco rimane
concentrato presso il corpo sul corpo - instancabile, attento e
consapevole – avendo rimosso la cupidigia e l’angoscia nei riguardi del
mondo; rimane concentrato presso le sensazioni sulle sensazioni -
instancabile, attento e consapevole - avendo rimosso la cupidigia e
l’angoscia nei riguardi del mondo; rimane concentrato presso la mente
sulla mente - instancabile , attento e consapevole - avendo rimosso la
cupidigia e l’angoscia nei riguardi del mondo; rimane concentrato presso
gli oggetti mentali sugli oggetti mentali - instancabile, attento e
consapevole - avendo rimosso la cupidigia e l’angoscia nei riguardi del
mondo.
(2) Quattro retti sforzi : Qui, un monaco risveglia la propria volontà,
effettua uno sforzo, stimola l’energia, addestra la sua mente e si
sforza per prevenire il sorgere di stati mentali non salutari. Risveglia
la sua volontà … e si sforza per vincere gli stati mentali non salutari
appena sorti. Risveglia la sua volontà … e si sforza per mantenere gli
stati mentali salutari appena sorti. Risveglia la sua volontà … e si
sforza per produrre gli stati mentali salutari innati. Risveglia la sua
volontà … e si sforza per mantenere gli stati mentali salutari appena
sorti, senza abbandonarli, per condurli ad una proficua crescita, alla
piena perfezione.
(3) Quattro sentieri del potere: Qui, un monaco sviluppa la
concentrazione dell’intenzione accompagnata da retto sforzo, la
concentrazione dell’energia, … la concentrazione della coscienza e la
concentrazione dell’investigazione accompagnata da retto sforzo.
(4) Quattro jhana: Qui, un monaco – tranquillo, al riparo dalle passioni
sensuali e dagli elementi mentali nocivi – entra e rimane nel primo
jhana, costituito da beatitudine e piacere, sorti dal distacco,
accompagnati dal pensiero sostenuto e dalla valutazione. Rendendo
stabile il pensiero sostenuto e la valutazione egli entra e rimane nel
secondo jhana, costituito da beatitudine e piacere, sorti dalla
composizione e unificazione della mente, libera dal pensiero sostenuto e
dalla valutazione. Con il cessare della beatitudine egli rimane
equanime, consapevole e attento, fisicamente sensibile al piacere. Egli
entra e rimane nel terzo jhana, del quale i Nobili dicono: "Equanime e
consapevole egli ha una piacevole dimora". Abbandonando il piacere e il
dolore – con il primo dissolversi di gioia e preoccupazione – egli entra
e rimane nel quarto jhana, costituito dalla pura equanimità e
consapevolezza, priva di piacere e dolore.
(5) Quattro meditazioni di concentrazione. Tale meditazione, quando
sviluppata e coltivata, guida ad una permanenza lieta in questa
esistenza, al completamento della conoscenza, alla presenza mentale e
alla piena coscienza, alla fine degli influssi impuri.
(6) Quattro liberazioni incommensurabili. Qui, un monaco permea il primo
quadrante con la mente bagnata di gentilezza amorevole, … di
compassione, così il secondo, il terzo ed il quarto. Così il mondo
intero, … senza avversione.
(7) Quattro Jhana della coscienza immateriale: Qui, un monaco,
trascendendo la coscienza della materia, con l’estinzione delle
sensazioni fisiche, con la scomparsa delle percezioni del contatto
sensitivo, senza dare attenzione alle percezioni della diversità,
consapevole che lo “Spazio è infinito”, entra e dimora nella sfera dello
spazio infinito. (2) Trascendendo tutto ciò, consapevole che la
“Coscienza è infinita”, entra e dimora nella sfera della coscienza
infinita. (3) Trascendendo tutto ciò, consapevole che ‘Vi è il nulla,
entra e dimora nella sfera della vacuità. (4) Trascendendo tutto ciò,
entra e dimora nella sfera della né percezione-né non-percezione.
(8) Quattro basi di condotta: Qui, un monaco valuta se una certa realtà
oggettiva deve essere sviluppata, o sostenuta, o evitata, o eliminata.
(9) Quattro lignaggi Ariya: Qui, un monaco è contento di ciò che
indossa, è soddisfatto, non cerca di ottenere altre vesti impropriamente
e abusivamente. Non si dispera se non ottiene una veste, poiché è privo
di avidità, di desiderio bramoso, ma semplicemente ne fa uso,
consapevole dei pericoli e delle colpe più nascoste. Non è orgoglioso né
denigra gli altri. Ora colui che è così esperto, senza pigrizia, attento
e mentalmente presente è conosciuto come un monaco che fa parte del
lignaggio degli Ariya. Allo stesso modo con chi è contento di ciò che
mangia elemosinando e della sua dimora. … Ora colui che è così esperto,
… del lignaggio degli Ariya.
(10) Quattro sforzi: lo sforzo della rinuncia, dell’abbandonare , dello
sviluppo, della conservazione. Qual è lo sforzo della rinuncia? Qui un
monaco, nel vedere un oggetto con gli occhi, non ne rimane affascinato
sia in generale che nei dettagli, ma con uno sforzo frena ciò che
potrebbe causare il male, gli stati mentali non salutari, come l’avidità
o la cessazione del flusso mentale che scorre in lui, quindi vigila il
senso visivo e controlla ogni realtà che in lui sorge. (lo stesso
con i suoni, gli odori, i sapori, le sensazioni tattili, i pensieri).
(11) Quattro conoscenze: conoscenza del Dhamma, di ciò che è con esso
concordante, della mente altrui, conoscenza ordinaria.
(12) Altre quattro conoscenze: conoscenza della sofferenza, della sua
origine, della sua cessazione e del sentiero che porta alla sua
cessazione.
(13) Quattro fattori per 'entrare nella corrente': frequentare i saggi,
ascoltare il vero Dhamma, presenza mentale, pratica del Dhamma nella sua
completezza.
(14) Quattro fattori di colui che è “entrato nella corrente”: Qui, il
discepoloAriya possiede una fede incrollabile nel Buddha: “Il Beato è un
Tathagata, un Perfettamente e Completamente Risvegliato, con perfetta
conoscenza e condotta, il Glorioso, conoscitore del cosmo, maestro
insuperabile di coloro che vogliono essere istruiti, maestro di esseri
umani e divini, il Risvegliato, il Beato.” – nel Dhamma: “Egli insegna
il Dhamma ammirevole all’inizio, nel mezzo, e alla fine. Egli proclama
la vita santa nella sua completezza ed essenza, interamente perfetta,
colma di purezza.” – nel Sangha: “Ben diretto è il Sangha dei discepoli
del Beato, nella rettitudine e nel retto sentiero, e cioè le quattro
coppie di persone, gli otto tipi di uomini. Il Sangha dei discepoli del
Buddha è degno di offerte, di ospitalità, di venerazione, un campo di
merito ineguagliabile al mondo.” Ed è dotato della virtù cara agli
Ariya, impareggiabile, puro, libero, lodato dai saggi, integro e che
induce alla concentrazione.
(15) Quattro frutti della vita ascetica: il frutto di “entrare nella
corrente”, il ritornare una volta, il non ritornare, lo stato di Arahat.
(16) Quattro elementi: elemento terra, acqua, fuoco, aria.
(17) Quattro nutrimenti: cibo materiale, grezzo o sottile; il contatto,
volizione mentale; coscienza.
(18) Quattro stadi di coscienza: coscienza avanza (a) in relazione alla
materialità, con la materialità come base ed oggetto, come luogo di
piacere, o allo stesso modo riguardo alla (b) sensazione, alla (c)
percezione e alle (d) formazioni mentali, e come queste crescono, si
espandono e prosperano.
(19) Quattro modi errati di agire: attraverso il desiderio, l’odio, l
illusione e la paura.
(20) Quattro stimoli di brama: la brama sorge in un monaco per le vesti,
per il cibo elemosinato, per l’alloggio, per l’esistenza e per la
non-esistenza.
(21) Quattro tipi di progresso: (a) progresso doloroso con lenta
comprensione, (b) progresso doloroso con svelta comprensione, (c)
progresso piacevole con lenta comprensione, (c) progresso piacevole con
svelta comprensione.
(22) Altri quattro tipi di progresso: impaziente, paziente, controllato,
calmo.
(23) Quattro sentieri del Dhamma: (a) senza brama, (b) senza ostilità,
(c) con retta presenza mentale, (d) con retta concentrazione.
(24) Quattro modi di praticare il Dhamma: (a) doloroso nel presente e
che porta risultati futuri dolorosi, (b) doloroso nel presente e che
porta buoni risultati futuri, (c) piacevole nel presente e che porta
dolorosi risultati futuri, (d) piacevole nel presente e che porta buoni
risultati futuri.
(25) Quattro divisioni del Dhamma: virtù, concentrazione, saggezza,
liberazione.
(26) Quattro poteri: sforzo, presenza mentale, concentrazione, saggezza.
(27) Quattro tipi di risoluzione: [raggiungere ] saggezza, verità,
distacco, tranquillità.
(28) Quattro modi di risposta: risposta categorica, analitica, che
richiede una controdomanda, taciturna.
(29) Quattro tipi di kamma: (a) tetro con risultato tetro, (b) chiaro
con un risultato chiaro, (c) tetro e chiaro con risultato tetro e
chiaro, (d) né tetro, né chiaro, con un risultato né tetro, né chiaro,
che conduce alla distruzione del kamma.
(30) Quattro cose sperimentate con la pratica della visione profonda:
esistenze precedenti, morte e rinascita, otto liberazioni, distruzione
degli influssi impuri.
(31) Quattro flussi: sensualità, divenire, idee/credenze, ignoranza.
(32) Quattro gioghi.
(33) Quattro “distacchi dal giogo”: dalla sensualità, dal divenire,
dalle idee/credenze, dall’ignoranza.
(34) Quattro legami: legame fisico al desiderio, alla avversione,
all’attaccamento a pratiche e rituali, al fanatismo dogmatico.
(35) Quattro attaccamenti: alla sensualità, ai credi, a regole e
rituali, all’idea di un Sé.
(36) Quattro tipi di rinascita: da un uovo, da un utero, dall’acqua,
spontanea.
(37) Quattro modi di inserirsi nell'utero: (a) nell'utero materno senza
piena coscienza, rimane senza piena coscienza e lo lascia senza piena
coscienza; (b) nell'utero materno con piena coscienza, rimane senza
piena coscienza e lo lascia senza piena coscienza; (c) nell'utero
materno con piena coscienza, rimane con piena coscienza e lo lascia
senza piena coscienza; (d) nell'utero materno con piena coscienza,
rimane con piena coscienza e lo lascia con la piena coscienza.
(38) Quattro modi di ottenere una nuova identità: ottenere un'identità
grazie (a) alla propria volizione, non di qualcun altro, (b) alla
volizione di qualcuno altro, non la propria, (c) entrambe, (d) nessuna.
(39) Quattro purificazioni delle offerte: (a) c'è l'offerta purificata
dal donatore ma non dal ricevente, (b) dal ricevente ma non dal
donatore, (c) da nessuno dei due, (d) da entrambi.
(40) Quattro basi di simpatia: generosità, retta parola, retta condotta,
retta concentrazione.
(41) Quattro tipi di linguaggio non Ariya: bugiardo, malevolo,
maleducato, frivolo.
(42) Quattro tipi di linguaggio Ariya: non bugiardo, non malevolo, non
maleducato, non frivolo.
(43) Altri quattro tipi di linguaggio non Ariya: affermare di avere
visto, udito, sentito, sapendo di non aver visto, udito e sentito.
(44) Altri quattro tipi di linguaggio Ariya: affermare di non aver
visto, di non aver sentito, di non aver udito, sapendo di non aver
visto, udito e sentito.
(45) Altri quattro tipi di linguaggio non Ariya: affermare di non avere
visto, udito, sentito, sapendo di aver visto, udito e sentito.
(46) Altri quattro tipi di linguaggio Ariya: affermare di aver visto,
udito, sentito, sapendo di aver visto, udito e sentito.
(47) Quattro persone: In questo caso un certo uomo (a) si maltratta da
solo, (b) maltratta gli altri, (c) maltratta se stesso e gli altri, (d)
non maltratta nessuno. … Quindi egli vive senza brama, liberato, in
pace, beato, diviene come Brahma.
(48) Altre quattro persone: (a) colui che trae profitto per se stesso,
ma non per gli altri, (b) per gli altri, ma non per se stesso (c) per
nessuno (d) per entrambi.
(49) Altre quattro persone: vive nell'oscurità e va verso l'oscurità,
(c) vive nell'oscurità e va verso la luce, (c) vive nella luce e va
verso l'oscurità, (d) vive nella luce e va verso la luce.
(50) Altre quattro persone: il quieto asceta, (b) l'asceta del “loto
blu” (c) l'asceta del “loto bianco”, (d) l'asceta della perfezione
sottile.
Questi sono [i gruppi di] quattro realtà che sono state proclamate perfettamente dal Beato... In questo modo dovremmo recitarli a memoria insieme... per il benessere e la felicità di deva ed uomini.
[Fine della prima parte della recitazione]
2.1. Ci sono [i gruppi di] cinque cose... Quali sono?
(1) Cinque aggregati: forma materiale, sensazione, percezione,
formazioni mentali, coscienza.
(2) Cinque attaccamenti dell’attaccamento, … (come (1))
(3) Cinque elementi della brama sensuale: una forma vista dall'occhio,
un suono sentito dall'orecchio, un odore sentito dal naso, un sapore
dalla lingua, una sensazione tattile dal corpo come desiderabile,
attraente, piacevole, affascinante, associato all'avidità e che fa
nascere il desiderio.
(4) Cinque destini [dopo la morte]: inferno, mondo animale, mondo degli
spiriti famelici, mondo umano, mondi degli dei.
(5) Cinque tipi di invidia: riguardo alla dimora, alla famiglia, al
guadagno, alla bellezza, al Dhamma.
(6) Cinque ostacoli: brama sensuale, cattiva volontà, pigrizia e
torpore, inquietudine e ansia, dubbio.
(7) Cinque catene inferiori: idealizzazione dell'esistenza di un io,
(identità), dubbio, attaccamento a pratiche e rituali, brama dei sensi,
cattiva volontà.
(8) Cinque catene superiori: brama per la forma, brama per i fenomeni
senza forma, orgoglio, inquietudine, ignoranza.
(9) Cinque precetti: astenersi dall’uccidere altri esseri, dal rubare,
da condotta sessuale illecita, da bevande e sostanze inebrianti.
(10) Cinque cose impossibili: un Arahant (1) è incapace di uccidere in
modo intenzionale; (2) è incapace di rubare (3) è incapace di avere
relazioni sessuali; (4) è incapace di dire una bugia intenzionale; (5) è
incapace di conservare cose per la gioia sensuale quando faceva vita in
famiglia.
(11) Cinque tipi di perdita: parenti, ricchezza, salute, virtù, retta
conoscenza. Nessun essere rinascerà in un cattivo destino, nell'inferno
dopo la morte, a causa della perdita dei parenti, ricchezza o salute; ma
gli esseri rinasceranno in quegli stati per la perdita della virtù e
della retta conoscenza.
(12) Cinque tipi di guadagno: parenti, ricchezza, salute, virtù, retta
conoscenza. Nessun essere rinascerà in un destino felice, nel paradiso,
dopo la morte, per i guadagni dei parenti, ricchezza o salute; ma gli
esseri rinasceranno in quegli stati per virtù e per retta conoscenza.
(13) Cinque pericoli per l’immorale mancanza di virtù: (uguale a DN
16, v. 1.23).
(14) Cinque benedizioni per il virtuoso che preserva la virtù: (uguale
a DN 16, v. 1.24).
(15) Cinque punti in cui un monaco che vuole biasimare un altro dovrebbe
avere in mente: parlerò nel momento adatto, non nel momento non adatto
(b) dirò la verità, non il falso, (c) parlerò in un modo gentile, non in
un modo maleducato, (d) parlerò in beneficio di lui, non in suo danno,
(e) parlerò col cuore, non con inimicizia.
(16) Cinque fattori per lo sforzo: Qui un monaco che ha fede, deposita
la fede nell'illuminazione del Tathagata, così: ‘Il Beato è un arahant,
ecc ', (b) è senza malattie e afflizioni, possedendo una buona
digestione, non è né troppo freddo, né troppo caldo, ma medio e capace
di sostenere la tensione dello sforzo, (c) è onesto e sincero con i suoi
compagni nella vita santa, (d) è energico nell'abbandonare gli stati
dannosi e nel mantenere gli stati che danno beneficio, risoluto, si
dedica allo sforzo con fermezza e persevera nella coltura di stati che
danno beneficio, (e) è saggio; possiede la saggezza in relazione
all'origine e alla cessazione della sofferenza.
(17) Cinque Pure Dimore: Aviha, Atappa, Sudassa, Sudassi, Akanittha.
(18) Cinque tipi di “non ritorno”: il Nibbana è raggiunto durante questa
vita, il Nibbana è raggiunto nella prossima, il Nibbana è raggiunto
tranquillamente, il Nibbana è raggiunto con sforzo, ad una sfera
elevata, il piano Akanittha.
(19) Cinque ostacoli mentali: Qui un monaco ha dubbio, incertezza,
indecisione e insicurezza riguardo al Maestro; (b) riguardo al
Dhamma...; (c) riguardo al Sangha...; (d) riguardo alla pratica...; (e)
ha ira e insoddisfazione in relazione ai suoi compagni nella vita santa,
dimostrando risentimento ed insensibilità.
(20) Cinque catene mentali: Qui un monaco non è libero da desiderio, da
brama, da sete di desiderare e dall'ambizione per i piaceri sensuali;
(b) per il corpo,... (c) per la forma ... o (d) mangia tanto e si
arrende ai piaceri del sonno, indolenza e torpore; o (e) vive la vita
santa con ambizione: ‘Per questa virtù o disciplina, o ascetismo, o vita
santa, diverrò un [grande] dio o [più piccolo].
(21) Cinque facoltà: facoltà visiva, uditiva, olfattiva, gustativa,
fisica.
(22) Altre cinque facoltà: sensazione fisica piacevole, dolorosa, di
felicità, di tristezza, neutrale.
(23) Altre cinque facoltà: fede, sforzo, presenza mentale,
concentrazione, saggezza.
(24) Cinque elementi che fanno ottenere la liberazione: Qui quando un
monaco considera la brama sensuale, e cerca gratificazione, non è
liberato, ma quando considera la rinuncia vince la fede, la fermezza e
la liberazione. E stabilisce la fermezza, ben sviluppata, libero e
distaccato dalla brama sensuale. E così è liberato dagli influssi
impuri, dal desiderio e dalla febbre della brama sensuale. Questo stato
è chiamato: della liberazione dalla brama sensuale. E lo stesso è
applicato: (b) alla cattiva volontà, (c) alla crudeltà (d) alle forme,
(e) all’idea di un Sè
(25) Cinque basi della liberazione: Qui, il Maestro o un discepolo
rispettato che insegna il Dhamma ad un monaco, quando riceve
l'insegnamento, capisce il significato del loro insegnamento. Così,
appare in lui la gioia e da quella gioia, l'estasi; e con l'estasi i
sensi si calmano, sente felicità, come risultato, e con quella felicità
la mente è concentrata; (b) nel processo di insegnare il Dhamma
all'altro ascolta e memorizza l'insegnamento; o (c) recita a memoria il
Dhamma...; o (d)... quando si applica bada al Dhamma, pensa, medita e
concentra l’attenzione su quello; o quando è ben concentrato, … dà
inizio alla perfetta conoscenza.
(26) Cinque percezioni che maturano la liberazione: la percezione
dell'impermanenza, della sofferenza nell'impermanenza, dell'impermanenza
della sofferenza, dell'abbandono, del distacco.
Questi sono [i gruppi di] cinque cose che sono state proclamate perfettamente dal Beato... In questo modo dovremmo recitarli a memoria insieme... per il benessere e la felicità di deva ed uomini.
2.2. Ci sono [gruppi di] sei realtà... Quali sono?
(1) Sei basi sensuali interne: occhio, orecchio, naso, lingua, corpo,
mente.
(2) Sei basi sensuali esterne: forme, suoni, odori, sapori, oggetti
tangibili, oggetti mentali.
(3) Sei tipi di coscienza: coscienza visiva, uditiva, olfattiva,
gustativa, fisica e mentale.
(4) Sei tipi di contatto: occhio, orecchio, naso, lingua, corpo, mente.
(5) Sei tipi di sensazioni: sensazione basata sul contatto dell'occhio,
dell'orecchio, del naso, della lingua, del corpo, della mente.
(6) Sei tipi di percezioni: percezione dei suoni, degli odori, dei
sapori, delle cose tangibili, degli oggetti mentali.
(7) Sei gruppi di volizioni: volizione basata sulle forme, sui suoni,
sugli odori, sui sapori, sugli oggetti tangibili, sugli oggetti mentali
8) Sei gruppi di brama: per le forme, suoni, aromi, sapori, oggetti
tangibili, oggetti mentali.
(9) Sei tipi di mancanza di rispetto: Qui un monaco si comporta in un
modo scortese e maleducato nei confronti del Maestro, del Dhamma, del
Sangha, della pratica, dell'ardore, dell'ospitalità.
(10) Sei tipi di rispetto: Qui un monaco si comporta in un modo
rispettoso... (uguale al (9)).
(11) Sei investigazioni piacevoli: Quando si vede una forma con
l'occhio, si sente..., si odora..., si assapora..., si tocca..., si
osserva un oggetto mentale con la mente, si investiga un oggetto
corrispondente che produce piacere.
(12) Sei investigazioni dispiacevoli: (uguale a 11, ma con
dispiacere a).
(13) Sei investigazioni neutre: (uguale a 11, ma con
equanimità)
(14) Sei cose che contribuiscono alla vita in comunità: i monaci
praticano ed agiscono con gentilezza amorevole con la mente, corpo e
parola verso i loro compagni nella vita santa,... dividono con loro
tutto ciò che è stato ottenuto concordante con il Dhamma, incluso anche
il contenuto della scodella per il cibo... possiedono, insieme con i
loro compagni della vita santa, quelle virtù che sono inviolabili, che
non possono essere distrutte, raccomandate dalle persone sagge, ...
conoscendo ciò che è nobile, che libera e guida alla pratica per la
distruzione completa della sofferenza.
(15) Sei cause di lite: Qui, un monaco è irato, si comporta in modo
scortese e maleducato nei confronti del Maestro, del Dhamma, del Sangha
e non conclude la sua pratica. Provoca liti nel Sangha che portano
tristezza e dolore per molti, con cattive conseguenze, infelicità per i
deva e per le creature umane. Deve sforzarsi di eliminare quella causa.
.....ed evitare che appaia in futuro. O (b) un monaco è ingannatore ...,
(c) un monaco è invidioso ed avido..., (d) un monaco è insolente e
arrogante..., (e) un monaco è preso da cattivi desideri ed idee
malsane..., (f) un monaco è caparbio, presuntuoso e tenace. ..... deve
sforzarsi di trovare la causa ed evitarla in futuro.........
(16) Sei elementi: acqua, terra, fuoco, aria, spazio, coscienza.
(17) Sei elementi per la liberazione: un monaco potrebbe dire:
“sviluppai la liberazione della mente attraverso la gentilezza
amorevole, ne feci la mia base e la stabilizzai, con la pratica la
migliorai. Ma comunque la cattiva volontà ancora frena la mia mente.” -
la risposta dovrebbe essere: ‘No! Non biasimare il Beato. Il Beato non
parlerebbe così! Se si sviluppa la liberazione della mente attraverso la
gentilezza amorevole, il male non avrà la possibilità di svilupparsi
nella mente. Quella liberazione attraverso la gentilezza amorevole è la
cura per la cattiva volontà. ' O (b) potrebbe dire: “sviluppai la
liberazione della mente attraverso la compassione, ,... Ma comunque la
crudeltà ancora frena la mia mente... ' O (c) potrebbe dire: “sviluppai
la liberazione della mente attraverso l'amore altruistico,... Ma
comunque l'insoddisfazione, ancora frena la mia mente...” O (d) potrebbe
dire: “sviluppai la liberazione della mente tramite l'equanimità, ... Ma
comunque l'avidità frena la mia mente...” O (e) potrebbe dire:
“sviluppai la liberazione della mente con distacco, ... Ma comunque la
mia mente ancora si attacca alle cose,..”' O (f) potrebbe dire: “L'idea
“io sono” è repellente per me, io non presto attenzione a quell'idea: io
sono .” Ma comunque dubbi e incertezze ancora frenano la mia mente... '
(risposta simile alle precedenti).
(18) Sei cose insuperabili: forme, cose sentite, guadagni, pratiche,
nome, oggetti della memoria.
(19) Sei soggetti di memoria: Buddha, Dhamma, Sangha, virtù, rinuncia,
deva.
(20) Sei stadi stabili: Quando si vede una forma con l'occhio,... si
sente un suono con l'orecchio,...si sente un odore col naso ..., un cosa
tattile col corpo..., si osserva un oggetto mentale con la mente, non si
è né soddisfatti né insoddisfatti, ma si dimora, con presenza mentale e
piena coscienza.
(21) Sei “specie”: Qui, chi nasce in oscure condizioni vive una vita
oscura, (b) chi nasce in oscure condizioni vive una vita luminosa, (c)
chi nasce in condizioni oscure porta a termine il Nibbana che non è né
oscuro né luminoso, (d) chi nasce in luminose condizioni vive una vita
oscura, (e) chi nasce in luminose condizioni vive una vita luminosa (f)
chi nasce in condizioni luminose porta a termine il Nibbana che non è né
oscuro né luminoso.
(22) Sei percezioni che conducono alla retta visione: la percezione
dell'impermanenza, della sofferenza nell'impermanenza,
dell'impersonalità della sofferenza, dell'abbandono del distacco (uguale
al verso 2.1) e la percezione della cessazione.
Questi sono [i gruppi di] sei realtà che sono state proclamate perfettamente dal Beato... In questo modo dovremmo recitarli a memoria insieme... per il benessere e la felicità di deva ed uomini.
2.3. “Ci sono [i gruppi di] sette cose... Quali sono?
(1) Sette tesori Ariya: fede, virtù, vergogna di commettere
trasgressioni, paura di commettere trasgressioni, insegnamenti ,
rinuncia, saggezza.
(2) Sette fattori dell'illuminazione: piena presenza mentale,
investigazione della realtà, energia, estasi, tranquillità,
concentrazione, equanimità.
(3) Sette requisiti di concentrazione: retta conoscenza, retto pensiero,
retta parola, retta azione, retto modo di vita, retto sforzo e retta
presenza mentale.
(4) Sette pratiche errate: Qui, un monaco non ha fede, virtù, vergogna
di commettere trasgressioni, paura di commettere trasgressioni, poca
cultura, è negligente, disattento, senza saggezza.
(5) Sette pratiche corrette: Qui, un monaco ha fede, virtù, vergogna di
commettere trasgressioni, paura di commettere trasgressioni, è colto, ha
risvegliato la retta visione, stabilito la presenza mentale, saggezza.
(6) Sette qualità di un vero uomo: Qui, un monaco è un esperto del
Dhamma, del significato, del sé, della moderazione, del retto tempo,
delle persone, delle differenze fra gli individui.
(7) Sette basi di lode: Qui un monaco sviluppa la pratica e persiste in
essa, (b) studia il Dhamma completo, (c) è libero da desideri, (d)
solitario, (e) risveglia l’energia, (f) sviluppa la presenza mentale e
la conoscenza, (g) sviluppa la meditazione di visione profonda
(vipassana).
(8) Sette percezioni; percezione dell'impermanenza, del non-sé,
dell’impurità, del pericolo, dell'abbandono, del distacco, della
cessazione.
(9) Sette poteri: fede, energia, vergogna di commettere trasgressioni,
paura di commettere trasgressioni, presenza mentale, concentrazione,
saggezza.
(10) Sette stadi di coscienza: esseri diversi nel corpo e diversi nella
percezione; (b) diversi nel corpo ed uguali nella percezione; (c) uguali
nel corpo e diversi nella percezione; (d) uguali nel corpo e uguali
nella percezione; (e) che portano a termine la base dello spazio
infinito; (f).... della coscienza infinita; (g)... della vacuità (uguale
a DN 15, v. 33).
(11) Sette persone degne di offerte: una persona pienamente liberata,
liberata attraverso la saggezza, attraverso la retta conoscenza,
attraverso la fede, devoto del Dhamma, devoto della fede (uguale a DN
28, v. 8).
(12) Sette ossessioni: brama sensuale, avversione, idee, dubbio,
presunzione, brama di essere/esistere, ignoranza.
(13) Sette catene: compiacenza, risentimento, ecc. ( uguale al (12)).
(14) Sette regole per risolvere delle liti: il confrontarsi, (b)
l’unirsi, (c) confusione mentale, (d) confessione, (e) verdetto
maggioritario , (f) cattivo carattere (g) dimenticare.
Questi sono [i gruppi di] sette realtà che sono state proclamate perfettamente dal Beato... In questo modo dovremmo recitarli a memoria insieme... per il benessere e la felicità di deva ed uomini.
[Fine del secondo racconto]
3.1. “Ci sono [i gruppi di] otto cose... Quali sono?
(1) Otto falsi fattori: falsa conoscenza... (inverso del seguente
(2)).
(2) Otto retti fattori: retta conoscenza, retto pensiero, retta parola,
retta azione, retto modo di vita, retto sforzo, retta presenza mentale,
retta concentrazione.
(3) Otto persone degne di offerte; chi è 'entrato nella corrente' e chi
ha ottenuto il frutto “dell’entrare nella corrente”, colui che ritorna
una volta..., colui non ritorna..., l’Arahat e chi ha ottenuto il frutto
dello stato di Arahat.
(4) Otto occasioni di indolenza: Qui, un monaco ha del lavoro da fare.
Pensa: “Ho questo lavoro da fare. Quando avrò fatto questo lavoro, il
mio corpo sarà stanco. Perché non riposo?” Quindi, riposa. Non si sforza
di portare a termine il lavoro. O (b) fatto del lavoro. Pensa: '”Ho
fatto il lavoro. Ora che ho fatto il lavoro, il mio corpo è stanco.
Perché non riposo?” Quindi, riposa... O (c) deve fare un viaggio. Pensa:
“Devo fare questo viaggio. Comunque, quando avrò fatto il viaggio, il
mio corpo sarà stanco...” O (d) ha viaggiato... O (e) andrà per
elemosine in un villaggio o città, … “il mio corpo è stanco ed
inadeguato per il lavoro...” O (f) è andato per elemosine....pensa:
“Dopo essere andato per elemosine... il mio corpo è inadeguato per il
lavoro.”... O (g) è depresso per una leggera malattia,... “ho bisogno di
riposare”... ' O (h) dopo esser guarito da una malattia pensa: “Sono
guarito dalla malattia......... il mio corpo è debole ed inadeguato per
il lavoro. Perché non riposo?” Quindi, riposa. Non fa nessuno sforzo....
(5) Otto ragioni per incentivare lo sforzo: Qui, un monaco deve fare un
lavoro .......(l'inverso di prima)
(6) Otto basi di generosità: chi dona secondo l'occasione, (b) per
paura, (c) pensando: “ Mi ha donato ciò.”, (d) pensando: “Mi donerà
qualcosa.”, (e) pensando: ‘Donare è bene. ', (f) pensando: “Sto
mangiando, loro no. E’ meglio dare qualcosa a chi non stanno
mangiando.”, (g) pensando: “Se dono, otterrò buona reputazione.”, (h)
preparare la propria mente.
(7) Otto tipi di rinascita dovute alla generosità: chi dona ad un asceta
o bramano, cibo, bevande, vestiti, un veicolo, un ornamento, profumo ed
unguento, una dimora, ecc. spera di ricavarne beneficio. Vede un ricco
Khattiya, o un Brahmano o un capofamiglia godere i piaceri dei cinque
sensi e pensa: ‘Se dopo morto rinascessi come una di queste ricche
persone! Concentra la sua mente su tale pensiero, lo fissa e lo
sviluppa. E tale pensiero, di livello inferiore, non viene sviluppato ad
un livello superiore, conduce alla giusta rinascita. Ma parlo di una
persona virtuosa, non di una persona immorale. L'aspirazione mentale di
una persona virtuosa è efficace per la sua purezza. O (b) offre quei
doni perché i deva dei Quattro Grandi Re vivono a lungo, sono belli e
felici, e pensa: ‘Se potessi rinascere in quel mondo! O similmente
aspira a rinascere nei paradisi (c) fra i deva dei Trentatré (d) fra i
deva Yama, (e) fra i deva Tusita, (f) fra i deva Nimmanarati, (g) fra i
deva Paranimmita-vasavatti. E tale pensiero lo conduce a tale
rinascita.... L'aspirazione mentale di una persona virtuosa è efficace
per la sua purezza. O (h) aspira a rinascere nel mondo di Brahma... Ma
parlo di una persona virtuosa, non di una persona immorale, una persona
libera da passioni, non influenzato da passioni. L'aspirazione mentale
di quella persona virtuosa è efficace per la liberazione dalle passioni.
(8) Otto assemblee: Khattiya, Brahmani, capifamiglia, asceti, Quattro
Grandi Re, i deva Trentatré, Mara, Brahma (uguale a DN
16, v. 3.21).
(9) Otto condizioni mondane: perdita e guadagno, fama e vergogna, lode e
biasimo, felicità e tristezza.
(10) Otto stadi di conoscenza: (a) percepire forme internamente, si
vedono forme esterne, limitate e belle o brutte; (b) (come (a), ma
illimitate; (c) non percepire forme internamente, …; (d) (come (c), ma
illimitate; non percepire forme internamente, si percepiscono forme di
colore (e) blu, (f) giallo, (g) rosso, (h) bianco (come DN
16, vv. 3.25-32).
(11) Otto liberazioni: (a) possedendo le forme, si vedono le forme; (b)
non percepire le forme materiali in se stessi, si vedono esternamente;
(c) pensando: “E’ bella.”, si pongono intenzioni su di essa; si dimora
(d) nella Sfera dello Spazio Infinito; (e) … nella Sfera della Coscienza
Infinita; (f) … nella Sfera della Né-percezione-né-non-percezione; (h) …
nella Cessazione della Percezione e della Sensazione (come DN
15, v. 35).
Questi sono [i gruppi di] otto realtà …
3.2. “Ci sono [i gruppi di] nove realtà... Quali sono?
(1) Nove cause di cattiveria: provocata dal pensiero: “Mi fa del
male.”, (b) “Mi sta facendo del male.”, (c) ‘”Mi farà del male.”,
(d)-(f) “Ha fatto del male o sta facendo del male o farà del male a
qualcuno a me caro.”, (g)-(i) “Ha fatto, sta facendo, farà un favore a
qualcuno che mi è ostile ed antipatico.”
(2) Nove forme di superare la cattiveria: col pensiero: (a)-(i) “Mi ha
fatto del male... ' (uguale a (1)). “Quale profitto ne può
avere con tale cattiveria?”
3) Nove dimore degli esseri: esseri diversi nel corpo e diversi nella
percezione; (b) diversi nel corpo e uguali nella percezione; (c) uguali
nel corpo e diversi nella percezione; (d) uguali nel corpo e uguali
nella percezione; (e) il Mondo degli Esseri Incoscienti; (f)il Mondo
della Né-percezione-né-non-percezione; (g) esseri che hanno raggiunto la
Sfera dello Spazio Infinito; (h) esseri che hanno raggiunto la Sfera
della Coscienza Infinita; (i) esseri che hanno raggiunto la Sfera della
Vacuità (come DN 15, v.33).
(4) Nove momenti infelici, inopportuni per vivere la vita santa: (a) un
Tathagata apparve nel mondo, un Arahat perfettamente illuminato, e il
Dhamma conduce alla pace e al Nibbana , conduce all'illuminazione
insegnata dal Beato, ma quella persona è nata negli inferi, (b) ... fra
gli animali, (c).... fra i peta, (d)... fra gli asura, ... in un mondo
dei deva che vivono a lungo o (f) è nato in zone di frontiera fra
barbari sciocchi dove i monaci e monache o discepoli laici non possono
accedere, o (g) è nato in una giusta zona ma possiede una falsa
comprensione ed una falsa visione, e pensa: “Non esiste ciò che è dato,
ciò che è offerto, ciò che è sacrificato; non esistono frutti o
risultati di azioni buone o cattive; né esiste questo mondo né l'altro
mondo; madre e padre non esistono; qualsiasi essere che rinasca
spontaneamente; non esistono nel mondo brahmani ed asceti retti e
virtuosi che, attraverso la loro conoscenza, proclamano questo mondo ed
il prossimo; o (h)... è nato in una giusta zona ma non possiede saggezza
ed è stolto, o è sordo e muto e non è capace di dirlo in modo corretto;
o poi... (i) nessun Tathagata è apparso... e questa persona è nata nella
giusta zona ed è intelligente, non è stupido, non è sordo o è molto
capace ....
(5) Nove dimore successive:[ i jhana dello spazio infinito, della
coscienza infinita, della vacuità, della
né-percezione-né-non-percezione, della cessazione della percezione e
della sensazione.]
(6) Nove cessazioni successive: nel primo jhana, le percezioni della
sensualità cessano; nel secondo jhana, il pensiero applicato e sostenuto
cessa ; nel terzo jhana, l'estasi cessa; nel quarto jhana,
l'inspirazione e l'espirazione cessano; nella sfera dello spazio
infinito, la percezione cessa; nella sfera della coscienza infinita, la
percezione dello spazio infinito cessa; nella sfera del vuoto, la
percezione della coscienza infinita cessa; nella sfera della né
percezione-né-non-percezione, la percezione della vacuità cessa; nella
sfera della cessazione della percezione e della sensazione, la
percezione e la sensazione cessano.
Questi sono [i gruppi di] nove realtà ...
3.3. “Ci sono [i gruppi di] dieci cose... Quali sono?
(1) Dieci cose che offrono protezione: Qui, un monaco è virtuoso,
rispetta le regole del Patimokkha, retto in condotta e nel
comportamento. Si esercita adottando i precetti di virtù; (b) ha molto
sentito, ricorda ciò che ha sentito, memorizzato ciò che ha sentito. Ha
compreso, all'inizio, nel mezzo, alla fine, il retto significato di ogni
insegnamento e proclama una vita santa che è completamente perfetta e
pura: questi insegnamenti che ha sentito, memorizzato, li ricorda, li
penetra con retta conoscenza; (c) è un buon amico; (d) è gentile e
paziente, lesto nella comprensione degli insegnamenti; (e) esegue
qualsiasi compito che deve essere fatto per i suoi compagni; non è
pigro; (f) ama il Dhamma e si diletta nel sentirlo; (g) è soddisfatto
con qualsiasi cosa: mantello, cibo elemosinato, alloggio, medicine; (h)
fa uno sforzo nell'incentivare l'energia per liberarsi dagli influssi
impuri della mente; (i) possiede piena presenza mentale; (j) è saggio,
conoscendo chiaramente le Quattro Nobili Verità.
(2) Dieci oggetti per raggiungere l'assorbimento mentale: osserva un
kasina della terra, dell'acqua, del fuoco, dell'aria, blu, giallo,
rosso, bianco, dello spazio, della coscienza; sopra, sotto, ovunque,
completo ed illimitato.
(3) Dieci tipi di azione non salutare: uccidere, rubare, condotta
sessuale illecita, mentire, cattivo, maleducato, frivolo, brama, cattiva
volontà, falsa conoscenza.
(4) Dieci tipi di azione salutare: astenersi dall’uccidere... (uguale
al (3)).
(5) Dieci attitudini Ariya: Qui, un monaco ha eliminato cinque fattori,
(b) possiede sei fattori, (c) è vigile, (d) osserva i quattro
fondamenti, (e) ha eliminato i propri credi, (f) ha quasi abbandonato la
questua, (g) ha pura motivazione, (h) ha calmato le sue emozioni, è ben
liberato (i) a livello mentale ed (j) mediante la saggezza. Come ha
eliminato i cinque fattori? In questo caso, ha eliminato il desiderio
sensuale, la cattiva volontà, la pigrizia ed il torpore, l'inquietudine
e l'ansia, il dubbio; (b) quali sei fattori possiede? Quando vedendo una
forma con l'occhio,... sentendo un suono con l'orecchio,... sentendo un
odore col naso..., il tatto col corpo..., osservando un oggetto mentale
con la mente, è né soddisfatto e né insoddisfatto, ma dimora con
presenza mentale e piena coscienza; (c) come è vigile? Mantenendo la
mente con presenza mentale; (d) quali sono i quattro fondamenti? Sa
quando una cosa dovrebbe essere sviluppata, tollerata, evitata,
soppressa (uguale al verso 1.11 (8)); (e) come ha eliminato i
propri credi? Alcuni li ha abbandonati, rifiutati; (f) come ha quasi
abbandonato la questua ? Ha abbandonato la questua per i piaceri
sensuali, per la rinascita, per la vita santa; (g) come ha pura
motivazione? Ha abbandonato i pensieri sensuali, di cattiva volontà, di
crudeltà; (h) come ha calmato le sue emozioni? Con la scomparsa completa
della felicità, entra e dimora nel quarto jhana che possiede né felicità
né sofferenza, con la piena presenza mentale e pura equanimità; (i) come
è liberato a livello mentale? Si è liberato dei pensieri di avidità,
avversione ed ignoranza; (j) come si è liberato mediane la saggezza?
Egli sa: “In me avidità, avversione ed ignoranza sono state abbandonate,
sradicate, ....così non sorgeranno in futuro.”
(6) Dieci qualità per il discepolo: retta conoscenza, retto pensiero...,
retta parola..., retta azione..., retto modo di vita..., retto
sforzo..., retta presenza mentale..., retta concentrazione..., retta
conoscenza..., e retta liberazione.
Questi sono [i gruppi di] dieci realtà che sono state proclamate
perfettamente dal Beato ...........
Così parlò il Venerabile Sariputta, con il consenso del Maestro. I
monaci furono soddisfatti e felici delle parole del venerabile
Sariputta.