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Vibhanga 16: Ñānavibhanga – Analisi della Conoscenza (Vb 16.10.10)

16.10.10. La Decupla Esposizione

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata come è in realtà, della causa come causa, dell’assenza della causa come assenza della causa”? Il Tathagata comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una persona con retta visione possa considerare ogni realtà condizionata come permanente, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che un persona ordinaria possa considerare ogni realtà condizionata come permanente, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una persona con retta visione possa considerare ogni realtà condizionata come piacevole, ciò non è possibile.”; egli comprende anche che: “è possibile che un persona ordinaria possa considerare ogni realtà condizionata come piacevole, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una persona con retta visione possa considerare ogni realtà condizionata come anima, ciò non è possibile.”; egli comprende anche che: “è possibile che un persona ordinaria possa considerare ogni realtà condizionata come anima, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una persona con retta visione possa uccidere sua madre, ciò non è possibile.”; egli comprende anche che: “è possibile che un persona ordinaria possa uccidere sua madre, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una persona con retta visione possa uccidere suo padre, ciò non è possibile.”; egli comprende anche che: “è possibile che un persona ordinaria possa uccidere suo padre, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una persona con retta visione possa uccidere un Arahat, … con una cattiva coscienza possa ferire il Tathagata, … possa dividere il Sangha, … possa proclamare un altro maestro, … possa portare a termine un’ottava esistenza, ciò non è possibile; egli comprende anche che: “è possibile che una persona ordinaria possa portare a termine un’ottava esistenza, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che possano contemporaneamente nascere due perfetti Illuminati al mondo, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che solo un perfetto Illuminato può nascere al mondo, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che possano contemporaneamente nascere due monarchi universali al mondo, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che solo un monarca universale può nascere al mondo, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una donna possa essere una perfetta illuminata, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che un uomo possa essere un perfetto illuminato, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una donna possa essere una monarca universale, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che un uomo possa essere un monarca universale, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che una donna possa diventare Sakka, o Māra, o Brahma, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che un uomo possa diventare Sakka, o Māra, o Brahma, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che l’effetto di un’errata azione fisica possa essere soddisfacente, gradevole, piacevole, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che l’effetto di un’errata azione fisica possa essere non soddisfacente, non gradevole, non piacevole, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che l’effetto di un’errata azione verbale possa essere soddisfacente, … di un’errata azione mentale possa essere soddisfacente, …; egli comprende anche che: “è possibile che l’effetto di un’errata azione mentale possa essere non soddisfacente, non gradevole, non piacevole, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che l’effetto di una retta azione fisica non sia soddisfacente, non sia gradevole, non sia piacevole, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che l’effetto di una retta azione fisica sia soddisfacente, gradevole, piacevole, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che l’effetto di una retta azione verbale non sia soddisfacente, non sia gradevole, non sia piacevole, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che l’effetto di una retta azione fisica sia soddisfacente, gradevole, piacevole, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che l’effetto di una retta azione mentale non sia soddisfacente, non sia gradevole, non sia piacevole, ciò non è possibile”; egli comprende anche che: “è possibile che l’effetto di una retta azione fisica sia soddisfacente, gradevole, piacevole, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che chi ha compiuto un’errata azione fisica, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi celesti”; egli comprende anche che: “chi ha compiuto un’errata azione fisica, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi infernali, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che chi ha compiuto un’errata azione verbale, … un’errata azione mentale, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi celesti”; egli comprende anche che: “chi ha compiuto un’errata azione fisica, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi infernali, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che chi ha compiuto un retta azione fisica, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi infernali”; egli comprende anche che: “chi ha compiuto una retta azione fisica, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi celesti, ciò è possibile”.

Egli comprende che: “E’ impossibile, irragionevole, che chi ha compiuto un retta azione verbale, … una retta azione mentale, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi infernali”; egli comprende anche che: “chi ha compiuto una retta azione fisica, in base a quell’azione, quando il corpo si dissolverà dopo la morte rinasca in uno dei mondi celesti, ciò è possibile”.

Questi e quei dhamma che sono le radici e le cause del sorgere di questi e di questi (altri) dhamma, questo e quello è causa; questi e quei dhamma che non sono radici né cause del sorgere di questi e di questi (altri) dhamma, questo e quello è assenza di causa; quindi, ciò che è in esso è saggezza, comprensione, … (vedi Vibhanga 12) … Questa è la conoscenza del Tathagata, com’è in realtà, la causa come causa, l’assenza di causa come assenza di causa.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, attraverso la causa, la radice, gli effetti delle azioni compiute, passate, presenti e future”? In questo caso il Tathagata comprende: ci sono alcune azioni negative compiute, che, ostacolate da una rinascita fortunata, non maturano; ci sono alcune azioni negative compiute, che, ostacolate da un tempo fortunato, non maturano; ci sono alcune azioni negative compiute, che, ostacolate da uno sforzo sfortunato, non maturano.

Ci sono alcune azioni negative compiute, che, a causa di una rinascita sfortunata, maturano; ci sono alcune azioni negative compiute, che, a causa di un corpo non idoneo, maturano; ci sono alcune azioni negative compiute, che, a causa di un tempo sfortunato, maturano; ci sono alcune azioni negative compiute, che, a causa di uno sforzo non idoneo, maturano.

Ci sono alcune azioni sane compiute, che, ostacolate da una sfortunata rinascita, non maturano; ci sono alcune azioni sane compiute, che, ostacolate da un corpo non idoneo, non maturano; ci sono alcune azione sane compiute, che, ostacolate da un tempo sfortunato, non maturano; ci sono alcune azione sane compiute, che, ostacolate da uno sforzo non idoneo, non maturano;

Ci sono alcune azioni sane compiute, che, a causa di una rinascita sfortunata, maturano; ci sono alcune azioni sane compiute, che, a causa di un corpo non idoneo, maturano; ci sono alcune azioni sane compiute, che, a causa di un tempo sfortunato, maturano; ci sono alcune azioni sane compiute, che, a causa di uno sforzo non idoneo, maturano; tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, attraverso la causa, la radice, gli effetti delle azioni compiute, passate, presenti e future.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, della pratica che conduce ai vari destini”? Il Tathagata comprende: “Questo è il sentiero, questa è la pratica che conduce agli inferi”; egli comprende: “questo è il sentiero, questa è la pratica che conduce al mondo degli esseri umani”;
egli comprende: “questo è il sentiero, questa è la pratica che conduce al mondo degli spiriti”; egli comprende: “questo è il sentiero, questa è la pratica che conduce al mondo dei deva”; egli comprende: “questo è il sentiero, questa è la pratica che conduce alla completa liberazione”; tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, della pratica che conduce ai vari destini.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del mondo con molti e diversi elementi”? Il Tathagata comprende i diversi aggregati; egli comprende le diverse sei basi sensoriali; egli comprende i diversi elementi; egli comprende che vi sono diversi mondi con molti e diversi elementi; tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del mondo che ha molti e diversi elementi.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, delle diverse indoli degli esseri”? Il Tathagata comprende che: “Vi sono esseri di indole inferiore; vi sono esseri di indole superiore. Gli esseri di indole inferiore dipendono, si relazionano, frequentano esseri di indole inferiore. Gli esseri di indole superiore dipendono, si relazionano, frequentano esseri di indole superiore. Anche in passato, gli esseri di indole inferiore dipendevano, si relazionavano, frequentavano esseri di indole inferiore; gli esseri di indole superiore dipendevano, si relazionavano, frequentavano esseri di indole superiore. Così in futuro, gli esseri di indole inferiore dipenderanno, si relazioneranno, frequenteranno esseri di indole inferiore; gli esseri di indole superiore dipenderanno, si relazioneranno, frequenteranno esseri di indole superiore. Tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, delle diverse indoli degli esseri.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del miglioramento, del peggioramento delle facoltà degli altri esseri, delle altre persone”? Il Tathagata comprende l’inclinazione degli esseri; egli comprende la tendenza latente; egli comprende la tipica azione; egli comprende l’indole; egli comprende gli esseri con un velo sugli occhi, senza velo sugli occhi, con acute facoltà, con deboli facoltà, con utili qualità, con inutili qualità, facile da istruire, difficile da istruire, idonei o non idonei.

E qual è l’inclinazione del pensiero degli esseri? “Il mondo è eterno” o “il mondo non è eterno”, “il mondo è finito” o “il mondo è infinito”, “il principio vitale e il corpo sono uguali” o “il principio vitale e il corpo sono diversi”, “il Tathagata esiste dopo la morte” o “il Tathagata non esiste dopo la morte” o “il Tathagata esiste e non esiste dopo la morte” o “il Tathagata né esiste né non esiste dopo la morte”, quindi vi sono esseri che dipendono dai credi sull’esistenza, e che dipendono dai credi sulla non-esistenza. Non aderendo a questi due estremi, si ottiene la capacità conforme e la conoscenza come è in realtà nella specifica causalità e nei dhamma con origine dipendente. Questa è l’inclinazione degli esseri.

E qual è la tendenza latente degli esseri? Le sette tendenze latenti sono: la tendenza latente al desiderio dei sensi, la tendenza latente alla repulsione, la tendenza latente alla presunzione, la tendenza latente ai falsi credi, la tendenza latente al dubbio, la tendenza latente al desiderio di esistere, la tendenza latente all’ignoranza. Tutto ciò che al mondo è una realtà attraente, piacevole, la tendenza degli esseri a desiderare ciò è latente; tutto ciò che al mondo è una realtà non attraente, spiacevole, la tendenza degli esseri alla repulsione per tutto ciò è latente. Quindi in questi due dhamma si può comprendere che l’ignoranza agisce continuamente, e assieme vi è presunzione, falsi credi e dubbio. Questa è la tendenza latente degli esseri.

E qual è la tipica azione degli esseri? Le attività che producono effetti positivi, le attività che producono effetti negativi, le attività che producono effetti irremovibili, a livello inferiore o superiore. Questa è la tipica azione degli esseri.

E qual è l’indole degli esseri? Ci sono esseri di indole inferiore; ci sono esseri di indole superiore; ci sono esseri di indole inferiore che dipendono, si relazionano, frequentano esseri di indole inferiore; ed esseri di indole superiore che dipendono, si relazionano, frequentano esseri di indole superiore. Anche in passato, gli esseri di indole inferiore dipendevano, si relazionavano, frequentavano esseri di indole inferiore; gli esseri di indole superiore dipendevano, si relazionavano, frequentavano esseri di indole superiore. Così in futuro, gli esseri di indole inferiore dipenderanno, si relazioneranno, frequenteranno esseri di indole inferiore; gli esseri di indole superiore dipenderanno, si relazioneranno, frequenteranno esseri di indole superiore. Questa è l’indole degli esseri.

Chi sono quegli esseri con un velo sugli occhi? La dieci basi sensoriali della corruzione sono: avidità, avversione, illusione, presunzione, falsi credi, dubbio, torpore, disattenzione, non avere il senso di vergogna, non aver timore della vergogna; in quegli esseri tutte queste dieci basi sensoriali della corruzione sono sviluppate, ripetute, enfatizzate. Questi sono quegli esseri con un velo sugli occhi.

Chi sono quegli esseri senza velo sugli occhi? Quegli esseri in cui queste dieci basi sensoriali della corruzione non sono sviluppate, né ripetute, né enfatizzate. Questi sono quegli esseri senza velo sugli occhi.

Chi sono quegli esseri con deboli facoltà? Le cinque facoltà sono: la facoltà della fede, la facoltà dell’energia, la facoltà della presenza mentale, la facoltà della concentrazione, la facoltà della saggezza; quegli esseri che hanno queste cinque facoltà non sviluppate, né ripetute, né enfatizzate. Questi sono quegli esseri con deboli facoltà.

Chi sono quegli esseri con acute facoltà? Quegli esseri dove queste cinque facoltà sono sviluppate, ripetute, enfatizzate. Questi sono quegli esseri con acute facoltà.

Chi sono quegli esseri con qualità negative? Quegli esseri che hanno avuto inclinazioni, hanno avuto tendenze latenti, hanno avuto tipiche azioni, hanno avuto cattive indoli, hanno un velo sugli occhi e hanno delle deboli facoltà. Questi sono quegli esseri con qualità negative.

Chi sono quegli esseri con qualità positive? Quegli esseri che hanno sane inclinazioni, hanno sane tipiche azioni, hanno sane indoli, non hanno un velo sugli occhi e hanno delle acute facoltà. Questi sono quegli esseri con qualità positive.

Chi sono quegli esseri difficili da istruire? Quegli esseri che hanno qualità negative sono difficili da istruire. Quegli esseri che hanno qualità positive sono facili da istruire.

Chi sono quegli esseri che non sono idonei? Quegli esseri che non ostacolano l’azione negativa, la corruzione, l’effetto negativo, che non hanno fede, che non hanno nessuna volontà di fare cose positive, che non hanno la saggezza (che accompagna la coscienza della rinascita), non sono idonei ad entrare nella salda rettitudine dei dhamma positivi (cioè la coscienza del sentiero). Questi sono quegli esseri che non sono idonei.

Chi sono quegli esseri che sono idonei? Quegli esseri che ostacolano l’azione negativa, la corruzione, l’effetto negativo, che hanno fede, che hanno volontà di fare cose positive, che hanno la saggezza (che accompagna la coscienza della rinascita), sono idonei ad entrare nella salda rettitudine dei dhamma positivi (cioè la coscienza del sentiero). Questi sono quegli esseri che sono idonei; Tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del miglioramento, del peggioramento delle facoltà degli altri esseri, delle altre persone.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, della corruzione, della purificazione, dell’emergere dai jhana, della liberazione, della concentrazione e del raggiungimento”? Per persona jhanica si intendono quattro tipi di persone jhaniche: vi è la persona jhanica che, dopo aver realmente raggiunto, così afferma: “Vi è fallimento”; vi è la persona jhanica che, dopo aver fallito, così afferma: “Vi è raggiungimento”; vi è la persona jhanica che, dopo aver raggiunto, così afferma: “Vi è raggiungimento”; vi è la persona jhanica che, dopo aver fallito, così afferma: “Vi è fallimento”. Questi sono i quattro tipi di persone jhaniche.
Altri quattro tipi di persone jhaniche: vi è la persona jhanica che raggiunge lentamente ed emerge velocemente; vi è la persona jhanica che raggiunge velocemente ed emerge lentamente; vi è la persona jhanica che raggiunge lentamente ed emerge lentamente; vi è la persona jhanica che raggiunge velocemente ed emerge velocemente. Questi sono i quattro tipi di persone jhaniche.
Altri quattro tipi di persone jhaniche: vi è la persona jhanica che, in samadhi, è capace di concentrarsi, ma in samadhi non è capace di mantenere la concentrazione; vi è la persona jhanica che, in samadhi, è capace di mantenere la concentrazione, ma in samadhi non è capace di concentrarsi; vi è la persona jhanica che, in samadhi, è capace di concentrarsi e di mantenere la concentrazione; vi è la persona jhanica che, in samadhi, non è capace né di concentrarsi né di mantenere la concentrazione. Questi sono i quattro tipi di persone jhaniche.
Per jhana si intendono i quattro jhana: primo jhana, secondo jhana, terzo, jhana, quarto jhana.
Per liberazione si intendono gli otto tipi di liberazione: chi avendo qualità materiali vede gli oggetti visibili. Questa è la prima liberazione.
Non percependo le proprie qualità materiali interne, vede gli oggetti visibili esterni. Questa è la seconda liberazione.
E’ concentrato solo sull’oggetto bello (cioè l’oggetto jhanico). Questa è la terza liberazione.
Dopo aver completamente superato le percezioni della forma e terminato le percezioni dell’influenza dei sensi, senza prestare attenzione alla diversità delle percezioni, concentrandosi su: “Infinito è lo spazio”, egli entra e dimora nello stato dell’infinità dello spazio. Questa è la quarta liberazione.
Dopo aver completamente superato lo stato dell’infinità dello spazio, concentrandosi su: “Infinita è la coscienza”, egli entra e dimora nello stato dell’infinità della coscienza. Questa è la quinta liberazione.

Dopo aver completamente superato lo stato dell’infinità della coscienza, concentrandosi su: “Vi è il nulla”, egli entra e dimora nello stato di vacuità. Questa è la sesta liberazione.
Dopo aver completamente superato lo stato di vacuità, egli entra e dimora nello stato della né-percezione-né-non-percezione. Questa è la settima liberazione.
Dopo aver completamente superato lo stato della né-percezione-né-non-percezione, egli entra e dimora nello stato della cessazione della percezione e della sensazione. Questa è l’ottava liberazione.

Per samadhi si intendono tre tipi di concentrazione: concentrazione accompagnata da applicazione iniziale, accompagnata da applicazione sostenuta; concentrazione senza applicazione iniziale, solo applicazione sostenuta; concentrazione senza applicazione iniziale, senza applicazione sostenuta;

Per raggiungimento si intende dimorare nei nove successivi raggiungimenti: il raggiungimento del primo jhana, il raggiungimento del secondo jhana, il raggiungimento del terzo jhana, il raggiungimento del quarto jhana, il raggiungimento dello stato di infinità dello spazio, il raggiungimento dello stato di infinità della coscienza, il raggiungimento dello stato di vacuità, il raggiungimento dello stato di né-percezione-né-non-percezione, il raggiungimento della cessazione della percezione e della sensazione.

Per corruzione si intende uno stato partecipe al deterioramento; per purificazione si intende uno stato partecipe alla distinzione; per emergere si intende la purificazione dell’emergere; emergere è anche da questa o da quella concentrazione (samadhi); tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, della corruzione, della purificazione, dell’emergere dai jhana, della liberazione, della concentrazione e del raggiungimento.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del ricordare le vite precedenti”? Il Tathagata ricorda molteplici vite precedenti. Ad esempio, una nascita, due nascite, tre nascite, cinque nascite, dieci nascite, venti nascite, trenta nascite, quaranta nascite, cinquanta nascite, centinaia di nascite, migliaia di nascite, centinaia di migliaia di nascite, molti eoni di evoluzione, molti eoni di non evoluzione, molti eoni di evoluzione e di non evoluzione, quindi: “In questa esistenza il mio nome era così e così, il mio clan era così e così, la mia casta era così e così, il mio cibo era tale, provai tale gioia e tale dolore, vissi tale numero di anni. Trapassato da quella esistenza, rinacqui in un’altra. In quella esistenza il mio nome era così e così… Trapassato da quella esistenza, rinacqui in questa.” Così egli ricorda varie vite anteriori, in ogni particolare e dettaglio; tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del ricordare le vite precedenti.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del trapasso e della rinascita degli esseri”? Il Tathagata con l’occhio puro divino superiore a quello umano vede gli esseri trapassare, rinascere, inferiori, superiori, di carnagione chiara, di carnagione scura, felici, infelici; egli comprende gli esseri in base agli effetti delle loro azioni: “Questi esseri hanno compiuto errate azioni fisiche, errate azioni verbali, errate azioni mentali, disprezzano i Nobili, posseggono falsi credi, compiono azioni in base a questi falsi credi, e alla dissoluzione del corpo dopo la morte risorgeranno in mondi di dolore, di infelicità, negli inferi; ed ancora, quegli esseri hanno compiuto rette azioni fisiche, rette azioni verbali, rette azioni mentali, non disprezzano i Nobili, posseggono rette visioni, compiono azioni in base a queste rette visioni, e alla dissoluzione del corpo dopo la morte risorgeranno in mondi celesti; quindi con l’occhio puro divino superiore a quello umano vede gli esseri trapassare, rinascere, inferiori, superiori, di carnagione chiara, di carnagione scura, felici, infelici; egli comprende gli esseri in base agli effetti delle loro azioni; tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, del trapasso e della rinascita degli esseri.

In questo caso cos’è “la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, della distruzione degli influssi impuri”? Il Tathagata attraverso la distruzione degli influssi impuri, avendo egli stesso pienamente compreso, avendo realizzato nella presente esistenza, entra e dimora nella liberazione della mente, nella liberazione della saggezza non oggetti di influssi impuri; tutto ciò è saggezza, conoscenza, … (vedi Vibhanga 12). Questa è la conoscenza del Tathagata, come è in realtà, della distruzione degli influssi impuri.

L’Analisi della Conoscenza è terminata.

Traduzione in inglese dalla versione Pali di U Thittila, The Book of Analysis, Published by Pali Text Society, 1969. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVibhanga