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Theragatha: Cap. 7 — Canti di sette strofe

Theragatha 7.1: Sundara Samudda e la cortigiana {vv. 459-465}

Ornata, finemente vestita
inghirlandata, adornata,
con i piedi laccati di rosso,
con meravigliosi sandali:
una cortigiana.

Avvicinatosi –
a mani giunte,
in segno di rispetto –
con dolcezza, con tenerezza,
usando parole misurate
mi disse:
“Tu giovane asceta.
Presta attenzione alle mie parole:
Partecipiamo all’umana sensualità.
Ti darò molti piaceri.
Ti rispetterò,
avrò cura di te come si custodisce il fuoco.
Quando saremo vecchi,
curvi come canne,
allora entrambi diventeremo degli asceti,
ottenendo i benefici di entrambi i mondi “.

Vedendola allontanarsi –
una cortigiana, ornata, finemente vestita,
con mani giunte in segno di rispetto –
manifesta come una trappola mortale,
la retta attenzione è sorta in me,
i pericoli sono apparsi,
il disincanto
ancorato:
così la mia mente è stata liberata.
Contempla la verità del retto Dhamma!
La triplice conoscenza
è stata raggiunta;
l’insegnamento del Risvegliato,
compiuto.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.