SN 14.7: Saññānānatta Sutta – La Diversità delle Percezioni

A Savatthi. “Monaci, la diversità degli elementi fa sorgere la diversità delle percezioni. La diversità delle percezioni fa sorgere la diversità delle intenzioni. La diversità delle intenzioni fa sorgere la diversità dei desideri. La diversità dei desideri fa sorgere la diversità delle passioni. La diversità delle passioni fa sorgere la diversità delle ricerche. E cos’è la diversità degli elementi? L’elemento della forma, l’elemento del suono, l’elemento dell’odore, l’elemento del gusto, l’elemento tangibile e l’elemento del pensiero. Ciò è chiamata la diversità degli elementi.

E in che modo la diversità degli elementi fa sorgere la diversità delle percezioni, e la diversità delle percezioni fa sorgere la diversità delle intenzioni, e la diversità delle intenzioni fa sorgere la diversità dei desideri, e la diversità dei desideri fa sorgere la diversità delle passioni, e la diversità delle passioni fa sorgere la diversità delle ricerche?

L’elemento della forma fa sorgere la percezione della forma. La percezione della forma fa sorgere l’intenzione per la forma. L’intenzione per la forma fa sorgere il desiderio per la forma. Il desiderio per la forma fa sorgere la passione per la forma. La passione per la forma fa sorgere la ricerca per la forma … L’elemento intellettivo fa sorgere la percezione intellettiva. La percezione intellettiva fa sorgere l’intenzione intellettiva. L’intenzione intellettiva fa sorgere il desiderio intellettivo. Il desiderio intellettivo fa sorgere la passione intellettiva. La passione intellettiva fa sorgere la ricerca intellettiva. Ecco come la diversità degli elementi fa sorgere la diversità delle percezioni, e la diversità delle percezioni fa sorgere la diversità delle intenzioni, e la diversità delle intenzioni fa sorgere la diversità dei desideri, e la diversità dei desideri fa sorgere la diversità delle passioni, e la diversità delle passioni fa sorgere la diversità delle ricerche.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.