SN 12.35: Avijjapaccaya Sutta – Dall’ignoranza

A Savatthi…[il Benedetto disse:] “Dall’ignoranza per condizione derivano le formazioni karmiche…Dalla nascita per condizione derivano vecchiaia, morte, sofferenza, lamenti, pene, dolore, disperazione. Tale è l’origine di questa massa di sofferenza e dolore.”
Dette queste parole, un monaco chiese al Benedetto: “Cosa sono vecchiaia e morte, signore, e a chi appartengono vecchiaia e morte?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto. “Se si chiede: ‘Cosa sono vecchiaia e morte, e a chi appartiene vecchiaia e morte?’ e si risponde: ‘Vecchiaia e morte sono una cosa, e vecchiaia e morte appartengono a qualcuno o a qualcun altro.’- entrambe hanno lo stesso significato, anche se le parole sono diverse. Quando si crede che corpo e soffio vitale sono la stessa cosa, ciò non conduce alla vita santa. E quando si crede che il corpo è una cosa, mentre il soffio vitale un’altra, anche questo non conduce alla vita santa. Evitando questi due estremi, il Tathagata insegna la via di mezzo del Dramma. Dalla nascita per condizione derivano vecchiaia e morte.”
“Cos’è la nascita,signore, e a chi appartiene la nascita?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dal divenire per condizione deriva la nascita.”
“Cos’è il divenire, signore, e a chi appartiene il divenire?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dall’attaccamento per condizione deriva il divenire.”
“Cos’è l’attaccamento, signore, e a chi appartiene l’attaccamento?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dalla brama per condizione deriva l’attaccamento.”
“Cos’è la brama, signore, e a chi appartiene la brama?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dalla sensazione per condizione deriva la brama.”
“Cos’è la sensazione, signore, e a chi appartiene la sensazione?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dal contatto per condizione deriva la sensazione.”
“Cos’è il contatto, signore, e a chi appartiene il contatto?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dai sei sensi per condizione deriva il contatto.”
“Cosa sono i sei sensi, signore, e a chi appartengono i sei sensi?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dal ‘nome-e-forma’ per condizione derivano i sei sensi.”
“Cos’è il ‘nome-e-forma, signore, e a chi appartiene il ‘nome-e-forma?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dalla coscienza per condizione deriva il ‘nome-e-forma.”
“Cos’è la coscienza, signore, e a chi appartiene la coscienza?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto…..Dalle formazioni karmiche per condizione deriva la coscienza.”
“Cosa sono le formazioni karmiche,signore, e a chi appartengono le formazioni karmiche?”
“Non è una giusta domanda.” – rispose il Benedetto. Se si chiede: ‘Cosa sono le formazioni karmiche, e a chi appartengono le formazioni karmiche?’ e si risponde: ‘Le formazioni karmiche sono una cosa, e queste formazioni karmiche appartengono a qualcuno o a qualcun altro.’ - entrambe hanno lo stesso significato, anche se le parole sono diverse. Quando si crede che corpo e soffio vitale sono la stessa cosa, ciò non conduce alla vita santa. E quando si crede che il corpo è una cosa, mentre il soffio vitale un’altra, anche questo non conduce alla vita santa. Evitando questi due estremi, il Tathagata insegna la via di mezzo del Dramma. Dall’ignoranza per condizione derivano le formazioni karmiche.
Ora dalla dissoluzione e cessazione di quell’ignoranza, tutte queste argomentazioni così artificiose e fittizie – ‘Cosa sono vecchiaia e morte, e a chi appartengono vecchiaia e morte?’ oppure ‘Vecchiaia e morte sono una cosa, e questa vecchiaia e questa morte appartengono a qualcuno o a qualcun altro.’ oppure ‘Il soffio vitale è il corpo sono la stessa cosa.’ oppure ‘Il soffio vitale una cosa ed il corpo un’altra.’ - vengono abbandonate, le loro radici distrutte, come un albero di palma sradicato alla radice, senza alcuna possibilità di crescere in futuro.
Ora dalla dissoluzione e cessazione di quell’ignoranza, tutte queste argomentazioni così artificiose e fittizie – ‘Cos’è la nascita…Cos’è il divenire…Cos’è l’attaccamento…Cos’è la brama…Cos’è la sensazione…Cos’è il contatto…Cosa sono i sei sensi…Cos’è il ‘nome-e-forma’…Cos’è la coscienza…Cosa sono le formazioni karmiche, e a chi appartengono le formazioni karmiche?’ oppure ‘Le formazioni karmiche sono una cosa, e queste formazioni karmiche appartengono a qualcun altro.’ oppure ‘Il soffio vitale è il corpo sono la stessa cosa.’ oppure ‘Il soffio vitale una cosa ed il corpo un’altra.’ - vengono abbandonate, le loro radice distrutte, come un albero di palma sradicato alla radice, senza alcuna possibilità di crescere in futuro.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Copyright © 2000 Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.