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SN 7.21: Sangaravo Sutta – Sangarava

1. A Savatthi.

2. In quel tempo un Bramano di nome Sangarava viveva a Savatthi. Costui aveva compiuto delle abluzioni, credendo di acquisire purezza attraverso l’acqua. Avendo tale credo compiva abluzioni dall’alba al tramonto.

3. Il Ven. Ananda, di mattina presto, dopo essersi vestito e aver preso mantello e scodella, si recò a Savatthi per la questua. Dopo la questua a Savatthi e dopo aver consumato il pasto si avvicinò al Beato e, dopo averlo salutato con riverenza, si sedette a lato.

4. Seduto, il venerabile Ananda disse al Beato: “Venerabile signore, un Bramano di nome Sangarava che vive a Savatthi compie delle abluzioni, credendo di acquisire purezza attraverso l’acqua. Avendo tale credo compie abluzioni dall’alba al tramonto. Venerabile signore, sarebbe bene se il Beato, con compassione, lo incontrasse.

5. Il Beato acconsentì in silenzio.

6. Il Beato, di mattina presto, dopo essersi vestito ed aver preso mantello e scodella, si recò alla dimora del Bramano Sangarava. Lì giunto sedette al posto preparato.

7. Quindi il Bramano Sangarava si avvicinò al Beato e, dopo averlo salutato con rispetto, si sedette a lato.

8. Il Beato disse al Bramano Sangarava seduto a lato: “Bramano, è vero che compi abluzioni, credendo di acquisire purezza attraverso l’acqua? Avendo tale credo compi abluzioni dall’alba al tramonto?”

9. “E’ vero, venerabile Gotama.”

10. “Bramano, per quale beneficio compi abluzioni dall’alba al tramonto, credendo di acquisire purezza attraverso l’acqua?”

11. “Venerabile Gotama, ogni demerito da me commesso durante il giorno è lavato via al tramonto. Ogni demerito da me commesso durante la notte è lavato via all’alba. Per tale beneficio io compio abluzioni, credendo di acquisire purezza attraverso l’acqua. Avendo tale credo compio abluzioni dall’alba al tramonto.

12. “Bramano, il Dhamma è un lago profondo e le virtù sono il guado.
Quando l’acqua è pura, essa è costantemente venerata.
Lì si bagnano coloro che hanno raggiunto la conoscenza,
e raggiungono l’altra sponda con un corpo colmo di purezza.”

13. Allora il Bramano Sangarava disse al Beato: “Proprio come se si rivoltasse ciò che era capovolto, rivelare ciò che era nascosto, mostrare la via a chi si era smarrito, o recare una luce nell’oscurità in modo che chi ha occhi possa vedere le forme, allo stesso modo il Maestro Gotama — con vari metodi — ha reso chiaro il Dhamma. Io prendo rifugio nel Maestro Gotama, nel Dhamma, e nella comunità dei monaci. Possa il maestro Gotama accettarmi come seguace laico che ha preso in lui rifugio, da questo giorno e per tutta la vita.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya