Skip to content

SN 4.23: Godhika Sutta – Godhika

1. Così ho sentito. Una volta, il Beato soggiornava al rifugio degli scoiattoli nel boschetto di bambù presso Rajagaha.

2. In quella occasione il venerabile Godhika dimorava alla Roccia Nera su un lato dell’Isigili.

3. Il venerabile Godhika mentre dimorava diligente per raggiungere la perfetta concentrazione che conduce alla liberazione della mente abbandonò quello stato di concentrazione mentale.

4. Una seconda volta il venerabile Godhika mentre dimorava diligente …

5. Una terza volta il venerabile Godhika mentre dimorava diligente …

6. Una quarta volta il venerabile Godhika mentre dimorava diligente …

7. Una quinta volta il venerabile Godhika mentre dimorava diligente …

8. Una sesta volta il venerabile Godhika mentre dimorava diligente …

9. Una settima volta il venerabile Godhika mentre dimorava diligente …

10. Alla fine il venerabile Godhika dimorando diligentemente riuscì a raggiungere la perfetta concentrazione che conduce alla liberazione della mente. Quindi contemplò: “Se fossi padrone della mia vita?”

11. Allora Mara il maligno conoscendo i pensieri del venerabile Godhika si avvicinò al beato e recitò questa stanza:
“Grande eroe, uomo saggio colmo di potere e stima,
riesci a dissipare ogni ira e paura, mi prostro ai tuoi piedi e ti dico.
Un tuo discepolo ha intenzione di uccidersi. O Sublime, trattienilo dal compiere quest’atto.
Beato, come possono raggiungere i tuoi discepoli la liberazione
e ascoltare il tuo insegnamento senza essere perfetti?”

12. In quel momento il venerabile Godhika si estinse.

13. Il Beato, riconosciuto Mara il Maligno, gli rivolse questa stanza:
“Il saggio compie tali atti, non è interessato alla vita,
Godhika ha estirpato ogni brama e si è estinto.”

14. Allora il Beato si rivolse ai monaci: “Monaci, raggiungiamo la Roccia Nera su un lato dell’Isigili, lì Godhika, il figlio di un capofamiglia è diventato padrone della sua vita.”

15. Tutti i monaci annuirono.

16. Il Beato con i monaci raggiunse la Roccia Nera su un lato dell’Isigili. Il Beato vide da lontano il corpo inerme disteso sul giaciglio del venerabile Godhika.

17. In quella circostanza un densa nebbia si muoveva verso est, poi verso ovest, poi di nuovo a sud e a nord, sopra e sotto e in tutte le direzioni.

18. Allora il Beato si rivolse ai monaci: “Monaci, vedete quella densa nebbia che si muove verso est, poi verso ovest, poi di nuovo a sud e a nord, sopra e sotto e in tutte le direzioni?” “Sì, venerabile signore.”

19. “Monaci, quello è Mara il Maligno alla ricerca della coscienza di Godhika. Ma la coscienza di Godhika non è da nessuna parte, egli si è estinto.”

20. Allora Mara il Maligno si avvicinò al Beato con il suo flauto giallo e recitò questa stanza:
“Ho cercato sopra, sotto, nel mezzo, nelle quattro e in tutte le direzioni.
Tuttavia, non ho trovato Godhika. Dove è andato?”

21. Quel saggio e coraggioso meditante è stato sempre diligente,
notte e giorno, non bramoso di vivere.
Egli ha distrutto la radice della morte e il divenire.
Distruggendo totalmente la brama Godhika si è estinto.”

22. Allora scontento e colmo di dolore
Quell’essere non-umano scomparve alla vista.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya