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SN 35.80: Avijja Sutta – Ignoranza

Un Monaco si recò dal Benedetto e, ivi giunto, dopo averlo salutato con riverenza, si sedette ad un lato. Appena seduto, disse al Benedetto:
“Signore, cosa bisogna abbandonare per sradicare l’ignoranza e far sorgere la chiara conoscenza?
“Sì, monaco, c’è una cosa che bisogna abbandonare per far nascere la chiara conoscenza.”
“E qual è?”
“L’ignoranza, monaco, che abbandonandola fa sorgere la chiara conoscenza. (in altre parole, l’ignoranza è così predominante che deve essere direttamente abbandonata e distrutta.).
Ma in che modo un monaco conosce, in che modo un monaco vede, così da abbandonare l’ignoranza e far sorgere la chiara conoscenza?
Quando un monaco ha sentito: ‘Tutti i fenomeni sono indegni d’attaccamento.’ Dopo aver sentito che tutti i fenomeni sono indegni d’attaccamento, direttamente conosce ogni fenomeno. Conoscendo ogni fenomeno, egli comprende ogni fenomeno. Comprendendo ogni fenomeno, vede tutti gli oggetti in un altro modo.
Vede la vista in un altro modo. Vede le forme in un altro modo. Vede la coscienza visiva in un altro modo. Vede il contatto visivo in un altro modo. Qualsiasi cosa sorta tramite il contatto visivo – piacevole, dolorosa o neutra – la vede in un altro modo.
Vede l’udito in un altro modo….
Vede l’olfatto in un altro modo….
Vede il gusto in un altro modo…
Vede il corpo in un altro modo…
Vede la mente in un altro modo. Vede gli oggetti mentali in un altro modo. Vede la coscienza mentale in un altro modo. Vede il contatto mentale in un altro modo. Qualsiasi cosa sorta tramite il contatto mentale – piacevole, dolorosa o neutra – la vede in un altro modo.
Così un monaco conosce, così un monaco vede, così da abbandonare l’ignoranza e far sorgere la chiara conoscenza.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya